Il Tar di Treviso ha accolto il ricorso di un migrante tunisino accusato di essere uno stupratore che lamentava il fatto che, in seguito alle accuse mosse da un’altra migrante, gli era stato revocato il diritto d’asilo. La vicenda risale allo scorso febbraio e per ora non vi sarebbero sentenze in merito all’accusa di stupro, ma di contro la prefettura aveva agito “d’ufficio”, revocandogli vitto ed alloggio in attesa di dettagli sull’accaduto. Ora, invece, il Tar di Treviso ha sentenziato che la rimozione preventiva di quel diritto sia un illecito dal punto di vista delle norme d’accoglienza definite a livello europeo.



Treviso: illecito rimuovere il diritto d’asilo al tunisino stupratore

Il tunisino era stato collocato in una struttura di Treviso assieme ad altre 500 persone, quando a febbraio una migrante l’aveva accusato di averla stuprata nei corridoi della stessa struttura. Così, la prefettura aveva deciso di rimuovergli il diritto all’accoglienza, di fatto lasciandolo senza vitto e alloggio, spingendo il tunisino a fare ricorso lamentando l’ingiusta privazione. Il tribunale, riporta il quotidiano La Verità citando il Corriere del Veneto, ha dato ragione al tunisino, mentre secondo l’avvocato di Stato i comportamenti gravi dovrebbero essere sufficienti per l’immediata espulsione.



Il tar di Treviso ha disposto che il tunisino stupratore sia immediatamente ricollocato all’interno della struttura, collocandolo in un’area distante e separata da quella in cui si trova la vittima, oppure in una struttura alternativa. Secondo i giudici, infatti, stando alle leggi europee uno Stato membro non può prevedere “una sanzione consistente nel revocare, neppure temporaneamente, le condizioni materiali di accoglienza” neppure davanti a “gravi violazioni delle regole dei centri di accoglienza o di comportamenti gravemente violenti“. Insomma, il Tar di Treviso e le leggi europee ritengono che il diritto all’accoglienza sia un presupposto fondamentale per gli Stati europei, anche a fronte di violazioni gravi della legge o dei regolamenti delle strutture ricettive.

Leggi anche

Teresa Manes, mamma di Andrea Spezzacatena 'il ragazzo dai pantaloni rosa'/ "I fischi e gli insulti al film…"