Leonardo Tricarico, in passato capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, ed ora presidente della Fondazione Isca, nonché uno dei massimi esperti militari italiani, ha parlato del mondo assediato da due guerra, una in Ucraina che procede da quasi due anni e una a Gaza, che non accenna a calare d’intensità. Un mondo, però, che sta anche dimostrando lo scarso equilibrio delle sue alleanze, davanti a Paesi in passato emergenti che crescono sempre di più.



Partendo dall’Ucraina, Tricarico sottolinea che “le operazioni militari si sono arenate in uno stallo: la controffensiva ha prodotto solo una quantità enorme di vittime, a fronte di contenuti vantaggi”. Qui risiede anche la ragione per cui “negli Usa i fenomeni di una prospettiva di crescente disimpegno sono divenuti palesi ed ardui da superare”, che dovrebbero stimolare nel presidente ucraino Zelensky una maggiore “malleabilità rispetto ad un possibile negoziato in cui sia necessario accettare alcune rinunce“. Di certo, infatti, secondo Tricarico c’è solo il fatto che gli aiuti non continueranno all’infinito, anche perché i paesi donatori devono tenere conto delle “esigenze di sicurezza domestiche”, soprattutto “in una fase di crescente delicatezza”.



Tricarico: “Europa, Onu e Nato sono diventate irrilevanti”

Con le due guerra, inoltre, secondo Tricarico le varie alleanze mondiali hanno dimostrato la loro debolezza davanti a sfide che non pensavano avrebbero mai dovuto affrontare. In particolare “l’Europa ha confermato la sua inconsistenza come player, anche nelle confrontazioni militari”. Similmente, “l’Onu e la Nato” hanno perso “di credibilità e di potestà”, con l’esito di sposare “il potere verso altri organismi multilaterali ben più rappresentativi”, come l’alleanza Brics.



Entrambe le alleanze, secondo Tricarico, andrebbero riformate, anche perché altrimenti in futuro vi sarà un altro “organismo internazionale capace di dirimere le controversie”, anche se allo stato attuale “non si vede chi possa farsi carico di disegnare e rendere operativo” un tale organismo. Tornando alle guerre, ma rimanendo anche in tema alleanze, l’esperto sottolinea la sua reticenza all’idea “che Kiev [entri] nella Nato”, anche perché “andrebbe fatto un ridisegno dell’Alleanza ad iniziare dalla sua ragion d’essere” prima di “prendere in considerazione nuove candidature”. Ma una nuova Nato, secondo Tricarico, dovrà fare sicuramente a meno di Jens Stoltenberg che ritiene essere “il peggior segretario generale di sempre“.