«Ritardi Cig? I furbetti come per le altre misure messe a disposizioni dell’Inps sono tanti…»: così il presidente dell’Istituto Pasquale Tridico risponde alle domande serrate di Lucia Annunziata a “In mezz’ora in più” davanti ai ritardi della cassa integrazione per i pagamenti che sarebbero stati dovuti al 15 aprile e che invece ancora mancano per migliaia di italiani. Per il n.1 Inps però quei 134.328 mila persone ancora senza Cig hanno diverse responsabilità non imputabili interamente all’Istituto: «come per il Reddito di Cittadinanza, per l’invalidità civile ci sono falsi invalidi, per la Naspi domande fraudolente, bloccato anche aziende fittizie che richiedevano la cassa integrazione l’Isee». Insomma, i “furbetti” avrebbero fatto ritardare e non poco l’Inps nelle prestazioni da erogare: dopo la “scusa” dell’attacco hacker contro il click day del bonus 600 euro il 1 aprile e dopo l’attacco alle aziende considerate «pigre» per gli iter della Cig, nuova bufera si preannuncia all’orizzonte per Tridico e la sua squadra già più volte difesa dal Governo Conte davanti alle tante polemiche piovute addosso nell’emergenza Covid.
TRIDICO “ANTICIPANO LE AZIENDE? È LA REGOLA”
«Lo sforzo che l’Inps ha fatto e messo in campo in questi mesi è stato straordinario, enorme, e per questo ringrazio tutti i dipendenti dell’Istituto», afferma ancora Tridico dalla Annunziata, promettendo in breve l’erogazione di tutti gli assegni ancora non effettuati «L’Inps ha dimostrato di essere il cuore centrale del welfare, dello stato sociale degli italiani. coloro che non hanno ricevuto la cassa integrazione, almeno una prestazione, sono 25.000 persone al 31 di maggio. Sono posizioni che noi stiamo valutando, perché sono anche difficili, sono errate, sono da valutare». E quindi quelle oltre 134mila persone che lo stesso Inps ritiene senza Cig pagata ancora? Per Tridico sono «persone che hanno mandato le domande di cassa integrazione a giugno».
Per l’ex professore in quota M5s la cassa integrazione è stata pagata in gran parte dall’Inps, 5,3 milioni di prestazioni mentre altri 4,7 milioni di prestazioni sono state «anticipate, non pagate». La differenza è importante, spiega Tridico, «Le aziende possono anticipare’ la cassa integrazione ed è la regola sempre molto rispettata in passato, non è una novità. Anticipare la cassa integrazione è una regola, poi l’Inps paga». I ritardi però ci sono e su questo Tridico prova a “giustificarli” per la seconda volta: «Per quanto l’Istituto paga velocemente, ogni prestazione ha la firma di dirigente e porterebbe a danno erariale se non dovuto». 11 milioni di persone con bonus e Cig pagate, per 15 miliardi di euro complessivi: «Il governo ha deciso di coprire tutti quelli regolari ed è stato scoperto che conviene ai cittadini essere presenti negli archivi dell’Inps, e conosciuti dal fisco», conclude il presidente dell’Istituto.