Il giudice del lavoro del Tribunale di Trieste ha annullato le sanzioni disciplinari contro i portuali della Adriafer che nel 2021 scioperarono contro il green pass. Allo stato attuale delle cose, non sono ancora state rese note le motivazioni del giudice, che verranno pubblicate entro 60 giorni, ma tutto farebbe pensare (come effettivamente è) che le sanzioni siano state ritenute illegittime, anche in virtù delle stesse leggi che regolarono la certificazione vaccinale.
Partendo dai fatti, però, la protesta no green pass dei portuali di Triste si svolse nel complicato periodo dell’ottobre 2021. Il 9 ottobre, infatti, un’ondata di manifestazioni partì da Roma e raggiunse, 6 giorni dopo, anche il capoluogo friulano, che raccolse migliaia di cittadini italiani, oltre a 11 dipendenti dell’azienda portuale. Intervenne la polizia, che sedò la protesta aprendo gli idranti sui manifestanti, che si dispersero. Emblematico della protesta no green pass dei portuali di Triste fu il caso di Stefano Puzzer, ritenuto il leader dell’agitazione e sottoposto a Daspo. Gli altri 11 colleghi, invece, vennero sospesi dal lavoro e gli fu revocato lo stipendio per i giorni in cui furono assenti.
Sponza: “Illegittime le sanzioni contro i portuali no green pass di Trieste”
Così, il tribunale del lavoro di Triste ha annullato le sanzioni contro i portuali no green pass, che per quanto si dicano contenti, non possono fare a meno di ritenerla “una vittoria dal gusto agrodolce”. L’avvocato Nicola Sponza, infatti, spiega alla Verità che “già il fatto di dover arrivare davanti al giudice del lavoro per far dichiarare illegittime delle sanzioni disciplinari, apparse da subito eccessive, è di per sé una sconfitta”.
L’avvocato dei portuali no green pass di Trieste sottolinea, poi, che al giudice hanno contestato tre cose principali. “La prima è che lo sciopero fosse illegittimo“, in quanto previsto dalla nostra stessa Costituzione. Ma anche “il danno all’immagine dell’azienda e il calo di movimentazione del traffico”, che nel contesto di uno sciopero non sarebbe altro che una fisiologica conseguenza già piuttosto nota. Infine, il fatto che i portuali di Trieste “avevano dichiarato all’azienda di non essere in possesso del green pass e quindi, in forza alla legislazione speciale dell’epoca il lavoratore non poteva essere sanzionato disciplinarmente”. Circostanza, quest’ultima, effettiva prevista dal Dl del 15 ottobre 2021, il quale stabiliva che il lavoratore senza certificazione poteva essere sospeso con trattenuta di retribuzione, ma non sanzionato disciplinarmente.