Si è sfiorata una strage immane: lo si sente dire spesso nel gergo giornalistico, ma mai come in questo caso si è vicini al vero: è crollato il tetto della piscina Acquamarina a Trieste, un cedimento strutturale completo che alle 14.40 ha portato l’intera struttura a rimane implosa su stessa sopra la maxi vasca. Attimi di paura enorme, intervento diretto di 118, i Vigili del Fuoco, la Polizia, i Carabinieri e la Guardia di Finanza poi per fortuna dopo poco il sollievo: la piscina era chiusa da sabato, non c’era nessuno sotto il tetto crollato altrimenti sarebbe stata una strage sicura nel pieno dell’estate e nel pieno del giornata operativa. L’intera copertura, di oltre 500 metri quadrati di struttura in cemento, è improvvisamente crollata nel panico generale e sfiorando 4 operai salvi per un pelo: è scattata immediatamente la procedura “grandi emergenze”, si temevano decine e decine di feriti se non vittime in quello che poteva essere un’altra giornata da dimenticare come lo era stata quella terribile del 14 agosto scorso sotto il Ponte Morandi a Genova. Invece per fortuna niente di tutto questo: «la grande piscina era chiusa per manutenzione giusto giusto da ieri l’altro, sabato 27. In acqua, quando l’immenso tetto di cemento vetro e acciaio è imploso e piombato dall’alto, con la forza di una montagna, sul pavimento, non c’era nessuno» spiega Il Gazzettino.
CROLLA TETTO PISCINA: “SAREBBERO STATI TUTTI MORTI”
Dentro alla piscina c’erano in realtà alcune persone, 4 operai per la precisione: ma ai primi segni di scricchiolio e rumori dal tetto in cemento, gli esperti lavoratori sono scappati subito fuori evitando di rimanere schiacciati dalla struttura dell’Acquamarina di Trieste improvvisamente crollata. Aperto subito fascicolo di indagine per capire cosa possa aver comportato una “tentata strage” come questa: dal punto di vista dei danni sono incalcolabili al momento, essendo crollata anche la scenografica grande cupola-lucernario in vetro a forma di piramide. «Fortunatamente al momento del crollo all’interno della struttura non c’era nessuno. Se ci fossero state persone, sarebbero tutte morte», ha spiegato ai colleghi de Il Piccolo di Trieste il Comandante dei Vigili del Fuoco di Trieste, Mauro Luongo, poco dopo essere intervenuto all’interno della struttura implosa. «Un crollo strano che ha provocato solo danni materiali», ha precisato ancora il comandante dei vigili del fuoco all’Agenzia Ansa, anche perché va tenuto conto che la struttura è sostanzialmente giovane (del 2000, ndr). Una giovane dipendente del bar vicino alla piscina ha assistito a tutto il crollo e per pochi metri non è stata travolta: a Trieste Prima racconta così la sua “sfiorata tragedia”, «Ho sentito un rumore. Mi sono avvicinata per vedere cosa stava succedendo, poi ho preso il telefono e mi sono detta “adesso sta crollando tutto” e, in quel momento in cui ho preso tutto, in una frazione di secondo il tetto se n’è andato giù».