Alta tensione a Trieste durante il collegamento di “Quel che resta del giorno” su RaiNews24. Una rissa sfiorata e un’incursione particolare.. È successo di tutto mentre l’inviato Lorenzo Lo Basso raccontava l’ennesimo corteo dei no green pass e no vax. Ad un certo punto è stato preso di mira proprio da alcuni manifestanti. «Scusi, lei ci deve far fare il nostro lavoro con calma. Lei protesti e ci lasci lavorare», ha detto ad uno che si era avvicinato al cameraman. «Ecco, ci sono degli intemperanti», si è giustificato il giornalista per il fuoriprogramma. Ha quindi ripreso il racconto della giornata, mentre alle sue spalle proseguiva la marcia dei manifestanti, ma all’improvviso a Trieste è passato un uomo nudo, con le mani a coprire i genitali.



Il conduttore Gianluca Semprini tra l’imbarazzato e il divertito gli ha fatto notare un particolare curioso: «Prima dietro di te è passato un signore se non mi sbaglio completamente svestito». L’inviato si è subito girato per individuarlo, ma era ormai andato via. Le telecamere però lo hanno ripreso, fortunatamente non benissimo.



TENSIONE DURANTE COLLEGAMENTO RAINEWS24

L’inviato di RaiNews24 ha ripreso il racconto della giornata e del corteo, ma all’improvviso si è avvicinato un gruppo di manifestanti ed è stata sfiorata la rissa. Un uomo in particolare si è mostrato davanti alle telecamere urlando le ragioni della sua protesta. «Lei protesti, noi siamo qua a raccontarlo. Stia lì, protesti e ci faccia fare il nostro lavoro. Sta interrompendo il servizio pubblico e già questo dimostra la libertà a cui tenete. Ci faccia fare il nostro lavoro, noi documentiamo il corteo. Sappiamo che è qua per dimostrare la sua contrarietà», ha provato a spiegare l’inviato Lorenzo Lo Basso.



Quindi, è intervenuto ancora una volta il conduttore Gianluca Semprini per interrompere il collegamento e dare un consiglio al collega: «Se vuoi, facciamo una cosa: fermiamoci un attimo. Mettiti in una posizione più tranquilla, dove ci puoi fare il tuo racconto, evitiamo qualsiasi tipo di tensione».