È paralizzato dalla vita in giù il ragazzino di 12 anni punto da un trigone, una specie di manta velenosa, mentre faceva il bagno in Costa Rica. Ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna, deve cominciare un lungo ciclo di riabilitazione nel reparto di Chirurgia vertebrale d’urgenza. L’odissea è cominciata un mese fa durante la vacanza con la famiglia. Numerosi erano stati i tentativi di riportarlo in Italia, ma nessuna compagnia di volo si era mostrata disposta a farlo viaggiare in posizione orizzontale, unico modo in cui il paziente poteva muoversi per le sue condizioni. Allora i familiari si sono appellati a tutte le istituzioni possibili, dal cardinale Bagnasco al premier Conte tramite una lettere del presidente della Regione Liguria Toti per ottenere il via libera per chiedere «il trasporto urgente in Italia per ragioni sanitarie» e quindi un volo umanitario. (agg. di Silvana Palazzo)
TRIGONE PUNGE 12ENNE: PARALIZZATO
Il 12enne di Genova rimasto paralizzato in Costa Rica per la puntura di trigone è rientrato in Italia: è arrivato a Bologna nella notte con un volo umanitario. È stato organizzato con un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, atterrato nel cuore della notte all’aeroporto Marconi dopo un viaggio di 13 ore. A bordo con il ragazzino anche i genitori, il fratello maggiore e una dottoressa rianimatrice dell’ospedale Maggiore di Bologna. Ad attenderlo in pista invece la nonna, gli zii e altri familiari arrivati da Genova. Il ragazzo è stato condotto in ambulanza all’ospedale Maggiore e ricoverato nel reparto di Chirurgia vertebrale d’urgenza. Verrà seguito dal dottor Federico De Iure che si era detto disponibile a seguire il complesso caso sin dai primi giorni. Dal 20 ottobre era nell’ospedale civile di San José in Costa Rica perché un trigone, una specie marina simile alla manta, lo aveva urtato con lo sperone velenoso della coda colpendolo al collo. Pietro, questo il nome del ragazzino, è rimasto paralizzato dal collo in giù.
RAGAZZINO SARÀ CURATO ALL’OSPEDALE DI BOLOGNA
La famiglia, che gli è sempre rimasta accanto, ha subito allacciato i contatti con l’unità dipartimentale di Chirurgia vertebrale dell’ospedale Maggiore di Bologna, dove si trova tra l’altro uno dei migliori Centri antiveleno del Paese. Siccome doveva viaggiare forzatamente in orizzontale, aveva bisogno di un trasporto aereo dedicato per rientrare in Italia. Come riportato dal Corriere della Sera, è accaduto tutto in pochi secondi. Il 12enne era in mare davanti alla spiaggia di La Mina quando ha urtato o è stato urtato da un trigone di grosse dimensioni. Alla radice dell’aculeo che ha sula coda ci sono due ghiandole velenifere che secernono un veleno composto da serotonina ed enzimi altamente tossici che provocano contrazioni e paralisi muscolari. Ma non è chiaro come sia stato ferito al collo. Il veleno comunque ha fatto subito il suo effetto. La corsa in ospedale probabilmente ha limitato i danni, ma doveva essere trasportato subito in Italia. La Farnesina allora ha ottenuto un volo umanitario.