Trionfo di Galatea e Mangiafagioli sono tra le meraviglie che ci propone Roma e che rivedremo protagoniste stasera, 12 gennaio, su Canale 5 durante il programma Viaggio nella Grande Bellezza – Roma con Cesare Bocci. Il primo è un affresco di tre metri per due circa realizzato da Raffaello Sanzio attorno al 1512. Si trova all’interno della Villa Farnesina di Roma ed è caratterizzato dal tratto sicuro ma che gioca con i contrasti. Il dipinto fu affidato a Sanzio dal banchiere Agostino Chigi che per la sua villa aveva contattato artisti di grandissimo talento e all’epoca considerati tra i più bravi. A Raffaello aveva chiesto di decorare la Stanza della Segnatura e la Stanza di Elidoro con un affresco con soggetto mitologico. L’opera vede muoversi al centro la ninfa Galatea.



Mangiafagioli, il realismo di Annibale Carracci

Nonostante Mangiafagioli sia datata attorno alla fine del Seicento all’interno dell’opera di Annibale Carracci si notano dei particolari davvero incredibili e in grado di anticipare i tempi. Dipinto olio su tela con dimensioni di 57×68 centimetri è custodito nella galleria di Palazzo Colonna a Roma. Tra le influenze nell’opera si trova sicuramente il Passarotti, maestro di Annibale, ma anche alcuni pittori bolognesi precedenti. Il primo dato che abbiamo su questa opera ci porta al 1679 e ci dice che questo apparteneva al cardinale Lazzaro Pallavicini. Sono numerose le opere di pittori bolognesi documentate come di proprietà del cardinale che ricopri per tre anni l’incarico nella città emiliana di vicelegato pontificio.

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