Una tromba d’ariaJesolo ha distrutto lo stabilimento balneare Riviera Levante nella zona Pineta. In soli 6 secondi, come riportato da La Nuova di Venezia e Mestre, oltre un centinaio di piazzole con ombrelloni e sdraio sono state spazzate via, finendo tra gli alberi vicini. L’episodio è avvenuto intorno alle 3.00 di questa notte.



I danni sono ancora da quantificare, ma il titolare Stefano Miozzo ed i suoi collaboratori si sono già messi all’opera con l’obiettivo di ripristinare l’area e tornare al più presto operativi. “Stiamo recuperando ciò che possiamo recuperare, stiamo cercando i lettini e gli ombrelloni. La maggior parte di questi è distrutta, ma non possiamo lasciarli nel campo”, ha raccontato. Il lavoro non si ferma e i turisti potranno continuare a visitare lo stabilimento nei prossimi giorni, anche per dare una mano ai gestori dello stabilimento balneare. “Abbiamo chiesto aiuto a dei colleghi, che ci hanno fornito un centinaio di postazioni in modo da garantire un servizio adeguato fino alla fine della stagione”.



Tromba d’aria a Jesolo: stabilimento balneare distrutto, il racconto

Non è la prima volta che lo stabilimento balneare Riviera Levante Jesolo viene distrutto da una tromba d’aria. Anche lo scorso anno Stefano Miozzo si era ritrovato a dovere fare i conti con la natura. “In passato però erano arrivate dalla montagna, causando delle forti mareggiate. Tutto era finito in acqua. Questa volta è stato meglio perché arrivando dal mare abbiamo potuto recuperare qualcosa nella Pineta”, ha raccontato.

Nonostante ciò, la preoccupazione per il futuro è tanta. “È un trend che andrà aumentando, la temperatura dell’acqua è sempre più alta. Non si parla più di tempeste tropicali, ma mediterranee”, ha concluso. Un dramma che non riguarda soltanto la zona dell’Adriatico, ma l’Italia intera che da Nord a Sud fa i conti con fenomeni climatici sempre più catastrofici.