Troppa grazia
è un “film stra-ordinario in cui si ride molto. Una lettera d’amore e una ode pagana agli artisti”. Paola Casella promuove nettamente il film su MyMovies con tre stellette e mezzo sulle cinque messe a disposizione e riassume la trama così: “A Lucia appare la Madonna, una figura femminile straniera e assai decisa che le ordina di far costruire una chiesa proprio sul terreno comunale“. Si sorride e si riflette in un film che è estremamente intenso anche se altrettanto divertente. All’interno si possono trovare spunti di riflessione per un pubblico che è in grado di ammirare la bellezza estetica della regia, ma anche la grande interpretazione e la leggerezza con cui si trattano temi scottanti. Troppa grazia va in onda su Rai 2 stasera, clicca qui per il video del trailer. Clicca qui per seguire il film in diretta streaming su RaiPlay.
Un buon film con una storia semplice che riflette
‘Troppa grazia’
è un buon film, una storia semplice che riflette tante realtà italiane in preda all’ignoranza dell’edilizia residenziale, al poco scrupolo nel volere a tutti i costi aree libere da abitazioni come villaggio per esclusivi residenti più o meno benestanti. Il film è adattissimo ad un prime time televisivo e la critica ha apprezzato molto questa Madonna così attuale, concreta, attiva nelle idee.
Elio Germano e Alba Rohrwacher nel cast
‘Troppa grazia’
va in onda su Rai 2 oggi, 11 dicembre, con inizio alle ore 21,20. Fu un discreto investimento in termini soprattutto energetici, puntando su attori giovani e talentuosi a partire anche dal regista, il modenese Gianni Zanasi all’epoca già affermato tra circuiti Rai e indipendenti. Gianni Zanasi ama la commedia brillante e non stupida e il successo arriva nel 2015 con un film, ‘La felicità è un sistema complesso’, nel quale Giuseppe Battiston e Valerio Mastrandrea, diretti da Zanasi, si integrano bene ottenendo ben due candidature ai David di Donatello. In precedenza Zanasi diresse anche l’ottimo ‘A domani’ nel 1999, un film quasi amatoriale e dotato di un cast di outsider tipico del cinema emiliano, in questo Zanasi coniuga perfettamente i suoi studi filosofici a Bologna integrati con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e l’appoggio artistico e didattico di Nanni Moretti.
Nel cast di ‘Troppa grazia’ Alba Rohrwacher e Elio Germano anche se, ancora una volta, Giuseppe Battiston si propone come attore ideale per il cinema del regista, un attore che con ‘Alba Rohrwacher’ all’esordio, ‘Pane e tulipani’ diretto da Silvio Soldini nel 2000 o la piccola parte in ‘Chiedimi se sono felice’, diretto e interpretato da Aldo, Giovanni e Giacomo, getta le basi per una carriera di successo poi raggiunto definitivamente con ‘Non prendere impegni stasera’, ‘Zoran, il mio nipote scemo’ o, soprattutto, ‘Hotel Gagarin’ negli ultimi anni.
Troppa Grazia, la trama del film
Diamo uno sguardo alla trama di Troppa Grazia. Alba Rohrwacher è Lucia, una geometra che cerca di arrotondare lo stipendio e farsi largo nel mondo dell’edilizia soprattutto mappando al catasto noiosissime mappe, una donna che sa di poter dare di più ma che si trova incastrata in un mondo nel quale le possibilità di carriera sono spesso relegate agli uomini. “L’Onda” è un grande progetto edile che vuole trasformare le colline nelle quali Lucia è cresciuta in un grande complesso residenziale, quelle ‘villettopoli’ tipicamente medio-borghesi, carine per chi ci vive, orribili nel deturpare il territorio e il panorama della collettività. Ciò a Lucia non va giù e essere scelta da Paolo proprio per mappare l’area nella quale sarà costruito il grande progetto per lei è fonte di frustrazione umana e professionale.
“L’onda” sorgerà, ma, nella vita di Lucia, arriva una donna che la geometra trova così somigliante alla Madonna da convincerla che questa giovane signora, dolce e decisa, potrebbe essere la madre di Cristo veramente, un’apparizione che la implora di fermare quel progetto, di non lasciare le belle colline solatie e boscose nelle mani dei deturpatori edili e degli imprenditori più biechi. Lucia si sente appesantita da questa sorta di missione, appesantita ma consapevole di poter avere uno scopo nella vita che le potrebbe migliorare come persona più che come geometra: tutto ciò la garba e inizia a riflettere sulle modalità del suo intervento. Tutto ciò avviene dopo una prima fase nella quale Lucia credeva di essere impazzita, ma la giovane donna non la lascia, le sta addosso per convincerla sulla necessità del suo intervento, la matura sino al momento della convinzione definitiva.