E’ stato dichiarato lo stato di emergenza a San Francisco, a seguito delle continue morti dovute alla droga. La sindaca London Breed ha deciso di affrontare l’emergenza di petto, andando a sospendere lo stato di diritto e autorizzando la polizia a lottare contro il crimine sfruttando scorciatoie e procedure abbreviate. San Francisco, come riferisce Il Messaggero, corre quindi ai ripari dopo i 700 decessi per droga registrati un anno fa, e molto probabilmente pareggiati anche nell’anno che volge alla conclusione. E il problema non è solamente localizzato alla città del Golden Gate Bridge, in quanto negli Stati Uniti i morti per overdose hanno superato le 100mila unità, più del doppio rispetto ai 50mila decessi registrati tre anni prima.



Del resto gli Usa sono i primi consumatori al mondo di droghe pesanti, e il Fentanil, proveniente dalla Cina, ogni giorno ammazza almeno cento persone nelle grandi città, mentre nelle periferie sono le metanfetamine provenienti dal Messico a farla da padrone. Ci sono poi milioni di dipendenti da droga per via degli antidolorifici a base di oppio che sono stati prescritti loro da medici, e che ora sono banditi dal commercio.



A SAN FRANCISCO SCATTA LO STATO DI EMERGENZA DOPO LE 700 VITTIME PER DROGA NEL 2020

A San Francisco la più alta concentrazione di tossicodipendenti la si trova nel quartiere Tenderloin, da sempre zona di reietti, senzatetto e paria ricorda il Messaggero. Un quartiere malfamato che nel corso degli anni è divenuto ancora più degradato, accentuando ulteriormente le differenze con le altre zone della città, che invece si sono arricchite. E così che si è deciso di attuare lo stato di emergenza, e una volte rettificato la polizia avrà novanta giorni di tempo durante i quali potrà “ignorare alcune delle procedure di arresto che garantiscono il rispetto dei diritti delle persone sospette. Potrà organizzare retate e portare a giudizio in tempi abbreviati i mercanti di droga”.



Obiettivo della sindaca è anche quello di ripulire la strada dai moltissimi senzatetto che spesso e volentieri campano di piccoli crimini e che sono fra i principali consumatori di droghe pesanti. Se l’intervento dovesse aver successo, vi sono altre città affette da problemi molto simili come Chicago, Baltimora, Washington, New York, che potrebbero seguire l’esempio.