Secondo un recente rapporto della Banca Mondiale i governi di tutto il mondo prevedono troppi sussidi a favore dei combustibili fossili. Si tratta, concretamente, di un contro senso in questo delicato periodo storico in cui tutto il mondo (specialmente quello occidentale) si sta impegnando per ridurre l’impatto climatico, accelerando sulla produzione energetica tramite fonti rinnovabili e cercando di ridurre l’impiego delle non rinnovabili in ogni campo sociale ed economico. Ma il monito della Banca Mondiale non si ferma ai soli sussidi per i combustibili fossili, ma si estenderebbe anche a quelli che riguardano l’agricoltura e l’impiego dei fertilizzanti, anch’essi dannosi per l’ambiente e per lo stesso terreno su cui vengono utilizzati.
L’allarme della Banca Mondiale sui sussidi per i combustibili fossili
La Banca Mondiale, parlando dei sussidi sui combustibili fossili e per l’agricoltura, sostiene chiaramente che stiano causando, da soli, un “disastro ambientale” che colpisce anche le persone. Complessivamente, infatti, l’istituto bancario avverte che moltissimi paesi nel mondo spendano più in sussidi che per la salute, l’istruzione o la riduzione della povertà, con impatti che oltre a pesare sulle tasche dello stato (già pesantemente in difficoltà a causa della situazione geopolitica europea), pesano sulla stessa salute ambientale ed umana.
Dal rapporto della Banca Mondiale emerge come i sussidi per i combustibili fossili ammontino ad almeno 7,25 miliardi di dollari all’anno, mentre quelli considerati espliciti sarebbero attorno ad 1,25 miliardi annuali. In termini più stretti, si parlerebbe, insomma, di circa 2 milioni spesi ogni minuto. Tenendo, invece, in considerazione anche quelli definiti impliciti (come le esenzioni dalle tasse e i costi per i danni causati al clima), ammonterebbero a 6 miliardi di dollari all’anno, che salgono ad 11 miliardi tenendo in considerazione anche i danni prodotti dalla distruzione della natura. A conti fatti, il totale dei sussidi per i combustibili fossi, secondo la Banca Mondiale, ammontano a circa 23 milioni spesi al minuto. Altro dato preoccupante, quel tipo di sussidi nel 2021 sono stati circa il doppio, a livello di spesa, rispetto a quelli previsti a favore delle energie rinnovabili.