E’ stato accoltellato perchè faceva troppo rumore giocando ai videogiochi della Playstation. Questo quanto accaduto ad un 16enne che ha visto la sorella di un anno più grande di lui aggredirlo. La vicenda, riportata da tutte le principali testate online, a cominciare dal sito de La Stampa, si è verificata in Sicilia, precisamente nel comune di Favara, in provincia di Agrigento. Qui una 17enne è stata denunciata dopo aver accoltellato il fratello “per avere fatto un po’ troppo rumore mentre giocava alla PlayStation”.



Il ragazzino di un anno più giovane è stato colpito alla schiena e solo per miracolo la vicenda non si è conclusa in tragedia, visto che lo stesso è stato ferito in maniera molto grave. Secondo quanto emerso sembra infatti che il 16enne sia stato raggiunto da una coltellata nella zona fra il cuore e il polmone e attualmente risulterebbe in gravi condizioni, ricoverato presso l’ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento, nel reparto di rianimazione. L’episodio, che è emerso solo in queste ore su stampa e media online, risalirebbe alla settimana scorsa, precisamente alla giornata di venerdì 2 febbraio.



TROPPO RUMORE ALLA PLAYSTATION: 17ENNE ACCOLTELLA FRATELLO 16ENNE. LA GIOVANE RISCHIA GROSSO

Sul posto l’intervento dei carabinieri, mentre la ragazza potrebbe ora rischiare di finire dietro le sbarre con le gravissime accuse di tentato omicidio. Al momento comunque l’ipotesi di reato più accreditata è quella di lesioni personali aggravati, anche perchè il tutto è avvenuto nell’ambito famigliare fra ragazzini.

Secondo quanto emerso, sembra che la ragazza avesse rimproverato più volte il fratello 16enne di abbassare il volume, forse perchè stava studiando o comunque infastidita dal dover sentire la musica della Playstation, poi ad un certo punto, esasperata, avrebbe afferrato un coltello da cucina colpendo alle spalle il fratello mentre era intento ancora a videogiocare. Un gesto choc e assolutamente da condannare, con la speranza di poter ricevere notizie liete per le condizioni di salute del ragazzino.