Nella puntata di oggi del programma La Vita in Diretta si è dato spazio al commento su come le principali città stanno affrontando la fatidica nuova Fase 2 e soprattutto sui vari episodi di assembramento che si sono registrati negli ultimi giorni. Non solo assembramento però, ma anche momenti di tensione documentati da alcune inviate della trasmissione, in particolare a Bologna ed a Napoli, dove la situazione soprattutto nel capoluogo Campano è precipitata in aggressione. Prima di parlare dell’episodio violento accaduto a Napoli, è stato trasmesso un servizio della giornalista Elena De Vincenzo da Bologna, dove però l’accoglienza è stata drammatica. “Sei sbirra? Abbiamo la mascherina”, è stato il commento di alcuni giorni. E quando l’inviata ha fatto notare che stava facendo solo il suo lavoro, la replica non si è fatta attendere: “Giornalista infame!”. Le proteste nei confronti dell’inviata de La Vita in Diretta sono andate avanti: “Evviva i giornalisti italiani, è per questo che rompono i coglio*i”, dice un uomo, circondato dagli applausi dei presenti. E non mancano le minacce: “Non vi fate rivedere perchè la prossima volta andate via senza immagini”.
Di ritorno in studio anche Alberto Matano ha replicato alle parole ai danni della giornalista: “Le minacce non ci piacciono perchè noi documentiamo quello che accade. Lo abbiamo fatto durante il lockdown, lo abbiamo raccontato il periodo tremendo che abbiamo vissuto e vi stiamo raccontando la riapertura, con responsabilità come sempre facciamo noi”. Quindi ha ribadito come l’inviata del programma sia andata a Bologna “non per disturbare ma per documentare quello che accadeva”.
AGGRESSIONE A NAPOLI: IL RACCONTO DELL’INVIATA DE LA VITA IN DIRETTA
Ma se questo è accaduto a Bologna, “a Napoli è andata ancora peggio”, ha anticipato Matano. L’inviata de La Vita in Diretta infatti non ha più potuto riprendere. La gente ha accusato l’inviata di “aver fatto scappare una piazza” con la sua presenza. Le immagini vengono presto interrotte perchè, come spiega il conduttore, qualcuno ha messo mano alla telecamera “e non è successo soltanto questo ma molto di più”. La giornalista Mara Pannone ha raccontato in diretta quanto accaduto in quel di Napoli la scorsa notte: “La voce che avete sentito era quella del nostro operatore mentre veniva affrontato, aggredito di spalle, strattonato. Una persona gli ha mollato un ceffone e ha cercato di toglierli la telecamera e ha strappato un ricevitore”, ha raccontato la giornalista. “Quando siamo tornati alle macchine le ruote erano state lacerate”, ha aggiunto. L’inviata ha voluto precisare come in quella piazza c’erano circa 50 persone: “La piazza si è schierata con noi, ci ha difeso, ha isolato l’aggressore e ci ha aiutato a spiegargli che quel ricevitore ce lo doveva restituire perchè noi stavamo lavorando e ci abbiamo messo la faccia”, ha detto. “Quella gente di raccontare la propria verità aveva voglia”, ha aggiunto, spiegando che in tanti avevano bisogno di parlare delle loro difficoltà.