Scomparso da giorni, il carabiniere Luca Nesti, in servizio presso la Stazione di Costa Masnaga (Lecco), sarebbe stato trovato morto in un bosco poche ore fa. Secondo quanto riporta Agi, il militare aveva indagato sulla strage di Erba, nel 2006, e sarebbe stato tra i primi inquirenti ad occuparsi dell’inchiesta sul massacro consumato nella corte di via Diaz in cui furono brutalmente uccisi Raffaella Castagna, il figlioletto Youssef, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.
Nesti aveva 55 anni e, stando alla ricostruzione riportata da Prima Como, non si avevano sue notizie del 25 maggio scorso, da quando si sarebbe allontanato dalla sua abitazione di Lambrugo non lontano dal luogo in cui il cadavere sarebbe stato individuato dopo giorni di ricerche. La svolta sarebbe arrivata poche ore fa mentre vigili del fuoco e forze dell’ordine erano impegnati nella perlustrazione delle aree ritenute di interesse. Secondo l’agenzia di stampa, Nesti sarebbe scomparso in seguito a una lite familiare e avrebbe portato con sé l’arma di ordinanza.
Trovato morto il carabiniere Luca Nesti scomparso da giorni, indagò sulla strage di Erba
La scomparsa del carabiniere Luca Nesti si sarebbe risolta nel peggiore epilogo possibile e il ritrovamento del corpo sarebbe avvenuto non lontano dall’abitazione in cui viveva, nei boschi tra le province di Como e Lecco. La svolta sarebbe avvenuta dopo cinque giorni di ricerche senza esito e dopo quello che si sarebbe inquadrato come allontanamento volontario fin dalle prime battute del giallo. Una lite in famiglia, stando a quanto riporta Agi, poi un lungo silenzio e infine la drammatica scoperta.
Luca Nesti, comandante della stazione Carabinieri di Costa Masnaga, in provincia di Lecco, avrebbe lasciato la sua casa portando con sé l’arma di ordinanza e dal 25 maggio non si avevano sue notizie. Il quotidiano La Provincia di Como ricostruisce un breve ritratto del carabiniere scomparso e trovato senza vita nei boschi poche ore fa, descrivendone la carriera e indicandolo come braccio destro del luogotenente Luciano Gallorini all’epoca delle indagini sulla strage di Erba. Stando a quanto si apprende, sarebbe stato proprio Nesti il primo a intervenire sulla scena del crimine per cui i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati all’ergastolo, conducendo rilievi e perquisizioni nell’immediatezza del massacro.