Paolo Patelmo è un avvocato-detective che è riuscito a smascherare una truffa con le criptovalute da 260 milioni di euro. Oggi ha raccontato la storia ai microfoni de I Fatti Vostri: “Cosa mi ha spinto? La necessità di dover dar seguito ad un mandato da alcuni clienti che avevano investito in criptovalute ma che i ritorni promessi… E’ una moneta che non esiste, viene usata negli scambi economici e solo da luglio 2022 è stata normata in Italia”. In studio anche un truffato, Luciano: “Degli amici mi avevano parlato di questo progetto, avevamo fatto uno Zoom con uno dei fondatori in cui ci spiegava in cosa consisteva questo investimento che era sicuro. All’inizio ci davano i numeri con la percentuale di guadagno, all’inizio era del 20 per cento al mese. Il mio intento era quello di comprare casa: avevo venduto un appartamento poi abbiamo messo tutti i fondi lì quando vedevamo che era tutto regolare, dovevo fare il rogito”.
Poi ad un certo punto: “A fine luglio non hanno pagato e ci siamo ritrovati a dover vivere con due bimbi in un campeggio“. Si parla di una truffa totale da 260 milioni di euro: “I truffati sono sei mila – ha detto l’avvocato – e l’importo riguarda 260 milioni di euro. I truffatori sono scappati e io sono andato a cacciarli. Sapevo che erano a Dubai coaudiuvato da numerosi investitori. Ho avuto un incontro con uno dei tre, un avvocato romano. Non era possibile farlo arrestare, il mio obiettivo era riportare i soldi a casa. Una signora ha investito tutti i risparmi per andare a curarsi in America… senza scrupoli questi hanno portato via tutto”.
TRUFFA CRIPTOVALUTE, L’AVVOCATO DETECTIVE: “ABBIAMO ORGANIZZATO UN INCONTRO…”
Alla fine è comunque riuscito a fare arrestare un truffatore: “Abbiamo fatto sì che ci fosse un incontro con un investitore e in quell’occasione lo abbiamo fatto seguire, abbiamo capito dove abitava. Abbiamo fornito tutto alla polizia di Dubai affinchè potesse intervenire”. Risultano latitanti gli altri due truffatori: “Uno dei due mi ha mandato dei messaggi Whatsapp in cui si è detto disposto a collaborare”.
Luciano, il truffato, ha ripreso la parola: “Con le azione dell’avvocato le speranze di recuperare i soldi sono più concrete. Ora siamo in un appartamento in affitto, ho perso 50mila euro”. Di nuovo l’avvocato: “In Italia non vi era possibilità di recuperare i soldi perchè hanno agito in maniera oculata”.