Mistero a Roma, con la sparizione di 520 milioni di euro, pagati da una società messicana per avere in cambio 120 milioni di barili di petrolio da una società di Dubai, mai arrivati. Così è nata una vera e propria guerra tra intermediari sullo stile. Ad aprire il conflitto, San Andress Jorge Edisson, ecuadoregno, che lavora come mediatore per una società petrolifera messicana: è adesso indagato per tentata estorsione. Proprio lui, come spiega il Corriere della Sera, ha inviato all’omologo arabo Ben Said Samir, rappresentate di una società di Dubai, il video nel quale il viso di un uomo viene “scarnificato” e lasciato in vita in condizioni disumane.



La clip è stata inviata a Samir il giorno prima di un incontro decisivo ai laghetti dell’Eur con un esponente della famiglia dei narcos messicani, noto come «il Generale». L’uomo è stato mandato a Roma dal Messico solamente per avvisare l’arabo che moglie e figli sono in pericolo. Questo, nel caso in cui non dovesse spedire i barili e versare a Samir i 40 milioni della commissione. L’incontro è del 22 settembre 2022 e i familiari di Samir al momento stanno bene. Edisso non potrà avvicinarsi a Samir dopo il divieto di avvicinamento disposto dal Tribunale del riesame.



Truffa dei barili: a Roma i narcos minacciano il broker arabo

I 520 milioni di euro di greggio erano stati acquistati dalla United Petroleum Corporation Fzc e la società Benson & Benson di Dubai nel luglio 2022 avrebbe dovuto consegnarli alla Sabbra di Costa Costa, un’azienda messicana che invece non ha mai ricevuto i barili. Solis San Andres Jorge Edisson, il loro broker, ha così minacciato: “Sono vicino a una famiglia di amici messicani, ti faccio staccare la testa, anche ai tuoi familiari, verranno a casa e preleveranno tutta la tua famiglia”.

L’accordo tra Samir ed Edisson per lo scambio tra barili di fronte al compenso di 520 milioni di euro è stato siglato a Roma nell’agosto dello scorso anno. Subito la società messicana ha versato la somma pattuita, non ricevendo però in cambio nulla. Da lì, le minacce di Edisson a Samir, ritenuto dai narcos messicani responsabile della truffa. Dopo i video ricevuti, Samir ha denunciato tutto, portando così al divieto di avvicinamento del messicano. Adesso Edisson, come spiega il Corriere della Sera, rischia il processo dopo la chiusura indagine disposta dal pm Francesco Basentini.