Simona Tagli e la truffa dei diamanti: “Ho investito 39mila euro”

Vasco Rossi è stato truffato con la tristemente frequente truffa dei diamanti. In un’intervista rilasciata dal musicista, ha dichiarato di aver “investito oltre 2 milioni e mezzo di euro” in diamanti che una volta fatti stimare valevano in realtà “solo 360 mila euro”. In precedenza, anche Simona Tagli era rimasta vittima di questa particolare truffa, ma lei fortunatamente sarebbe anche riuscita a recuperare il suo investimento. Durante la diretta di Storie Italiane su Rai 1, Tagli ha raccontato di come lei abbia investito “39mila euro”, mentre il valore reale dei diamanti acquistati si aggirava attorno ai “5 mila.



Non è stato”, specifica però Simona Tagli in merito alla truffa dei diamanti, “un atteggiamento incauto da parte mia, avevo consultato Rapaport che evidenzia la stima sulle pietre”. Tuttavia, continua a spiegare Tagli, “l’equivoco è nato dal fatto che venivano proposte in banca e le proponevano come pietre con valore da investimento”, tanto che erano corredati da grafici che ne evidenziavano la valorizzazione negli anni precedenti. Ed è proprio questo il meccanismo della truffa, gli istituti di vendita dei diamanti operano in mala fede, appoggiandosi agli istituti bancari, ottenendo una sorta di fiducia nell’acquirente che si fida della banca.



Truffa dei diamanti: colpiti anche i piccoli consumatori

Durante la diretta odierna di Storie Italiane, in merito alla vicenda della truffa dei diamanti, è stato evidenziato come all’epoca dei fatti fossero coinvolti cinque istituti bancari italiani (i cui nomi non sono stati resi noti, anche perché ci sono dei processi ancora in atto). Simona Tagli fortunatamente sarebbe riuscita a riavere indietro i soldi investiti in diamanti perché nel suo caso si sarebbe trattato di un acquisto diretto, “me le hanno consegnate e le ho portate a casa,” ma lo stesso non è successo a moltissimi cittadini, piccoli investitori che avrebbero, invece, solo acquistato il titolo obbligazionario, non le pietre vere e proprie.



Come spiega la rappresentante di ADICONSUM, che sta seguendo il caso e fornendo aiuto legale ai cittadini in difficoltà, l’antitrust nel frattempo ha sanzionato le banche e le società che si occupavano della vendita dei diamanti. L’avvocata di ADICONSUM ha spiegato che alcuni investitori non sono riusciti ad ottenere il rimborso delle somme investite perché “l’istituto che ha proposto la vendita del diamante ha avviato la procedura prefallimentare ed è stato acquisito da un grande gruppo bancario italiano”. Solamente che l’acquisizione sarebbe avvenuta “con un decreto che ha stabilito che la banca subentrante non rispondeva delle controversie” passate dell’istituto, lasciando di fatto gli investitori senza possibilità di rivalersi su nessuna persona fisica o giuridica.