Fa discutere, e non poco, il servizio andato in onda durante la trasmissione di ieri “Le Iene”, circa un giro poco chiaro di gasolio, carburante e di pompe di benzina. Il buon Pelazza ha scoperto un grosso acquirente nel nord-est dell’Italia, che comprerebbe il carburante dalla Slovenia, per poi riuscire a rivenderlo a bassissimo costo tramite un giro di broker e di evasione dell’iva. Pelazza, facendo un breve calcolo, ha scoperto grosso modo che ogni giorno il grosso acquirente riceve 50 tir carichi di benzina per circa 36mila euro al giorno, per un’Iva di circa 8000 euro. Moltiplicando il tutto per 12 mesi, si arriva alla cifra esorbitante di 120 milioni di euro di Iva non versata in un anno, un danno importante per le casse dello stato che Pelazza ha quantificato in un totale di 4/5 miliardi di euro di tasse non entrate. Quei soldi potrebbero infatti essere utilizzati per altri servizi pubblici, ma lo stato è invece costretto ad incassarli con altre tasse, come ad esempio la famosa “sugar tax”, la tassa sulle bevande zuccherate, che ovviamente paghiamo noi… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TRUFFA DEL CARBURANTE: “BENZINA DALL’ESTERO A BASSO COSTO”

Cosa c’è dietro i prezzi super convenienti della benzina che alcune stazioni di servizio riescono a proporre? Le Iene, con Luigi Pelazza, indagano sulla “truffa del carburante”. Questa sera il programma in onda su Italia 1 manderà in onda un servizio dedicato ad un presunto raggiro nell’acquisto di carburante dall’estero che arriverebbe a coinvolgere alcune aziende della zona di Verona e del Veneto. Luigi Pelazza ha incontrato un «benzinaio affarista» che compra il carburante a prezzi stracciati da alcune compagnie petrolifere. «Attualmente pago Platts +10», ha confidato l’uomo, un prezzo davvero improbabile: nessuna compagnia ci starebbe dentro a livello economico. Ed una fonte ha confermato ai microfoni de Le Iene: «Assolutamente fuori mercato, nessuno potrebbe stare in piedi vendendo ad un prezzo così basso. Considera che noi, così come i nostri concorrenti, quando lo vendiamo a poco non possiamo permetterci di scendere sotto un Platts +40».



TRUFFA DEL CARBURANTE: LE IENE INDAGANO SUI COSTI DELLA BENZINA

Da chi si riforniscono questi gestori? «Da Cordioli, sono 4 anni che mi rifornisco anche da lui», a rivelazione di uno, seguita da quella di un altro gestore: «Compro da Cordioli ormai da 3 anni». Le Iene sono andata a parlare con la compagnia petrolifera italiana che acquista gasolio dall’estero per poi rivenderlo ai nostri benzinai, ma la reazione non è stata delle migliori. Parliamo appunto della Cordioli Petroli srl di Verona, questa la reazione del titolare: «Non facciamo niente, io non so niente. Fuori immediatamente e chiudete le riprese, chiudete le riprese e andate fuori dai c*glioni. Avanti salga per favore». Ricordiamo che recentemente, a metà febbraio, l’operazione “Fuel Discount” della Guardia di Finanza di Pavia ha portato all’arresto di Alessandro Cordioli: come riporta L’Arena, al 46enne è stato contestato di essere «anello imprescindibile della catena delle frodi carosello ideate, quale maggiore cliente di Tecnopetrol, con la funzione principale di rivendere sul mercato gli ingenti quantitativi di prodotto acquistati dalla Tecnopetrol, da cui acquistava sottocosto realizzando operazioni soggettivamente inesistenti di cui beneficiava, detraendo la relativa Iva, o in altri casi, prestandosi a fatturare le vendite per Tecnopetrol e ricevendo per il ruolo svolto, provvigioni in contanti». Clicca qui per vedere il video.

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