L’indagine ha permesso di identificare un’articolata rete di persone che, nel corso degli ultimi mesi e su base quotidiana, ha inviato all’Agenzia delle entrate un elevatissimo numero di comunicazioni di cessione, corredate da innumerevoli fattori di rischio, tra cui: importi ingenti dei crediti ceduti, soprattutto Ecobonus e Bonus Facciate.



Truffa superbonus 110%: comuni e fabbricati inesistenti, truffa da 1,7 miliardi

L’indagine della Guardia di Finanza ha permesso di identificare una rete di persone dedite alla truffa pronte a sfruttare tutti i bonus edilizi, compreso il Superbonus 110%, bonus facciate e altre categorie di contributi economici per incassare la cessione del credito. La truffa veniva compiuta nei territori di Napoli e Avellino e ha comportato un sequestro di crediti d’imposta per 1,7 miliardi di euro: un vero e proprio record. Gli indagati sono 21 persone che inviavano un ingente numero di comunicazioni all’Agenzia delle Entrate.



La truffa sul superbonus 110% veniva compiuta dichiarando lavori mai eseguiti, false fatture, addirittura nella documentazione inoltrata agli enti pubblici come l’Enea, venivano inseriti comuni inesistenti. Come sia possibile che tutti i sistemi automatizzati dei portali governativi legati al superbonus non si siano accorti della falla? Questo sarà oggetto di accertamento. Quel che è certo è che queste persone avevano messo in atto un piano ben rodato e potenzialmente in grado di raggiungere il risultato. L’indagine ha permesso di identificare una articolata rete di persone che, nel corso degli ultimi mesi e su base quotidiana ha inviato all’Agenzia delle entrate un elevatissimo numero di comunicazioni di cessione connotate da svariati fattori di rischio, quali: importi ingenti dei crediti ceduti (prevalentemente “Ecobonus” e “Bonus Facciate”).



Truffa superbonus 110%: lavori dichiarati complessivamente per 2,8 miliardi

Ciò ha determinato un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Avellino e un sequestro preventivo d’urgenza della Procura della Repubblica.
Una seconda banda di professionisti del Superbonus 110% in grado di truffare lo stato per 1,5 miliardi di euro è stata sgominata sempre dalla Guardia di Finanza ma ad altre latitudini: parliamo infatti del Piemonte. Buona parte dei crediti venivano usati in compensazione, gli importi complessivi dichiarati ammonterebbe a 2,8 miliardi di euro, la maggior parte dei quali concerneva non soltanto lavori mai iniziati su immobili esistenti, ma anche immobili inesistenti oppure località indicate in comuni mai esistiti.
Oltre al sequestro sono tutt’ora in corso perquisizioni nelle province di Napoli, Avellino, Salerno, Milano, Lodi, Torino, Pisa, Modena e Ferrara nei confronti di 21 persone indagate per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato.