Il provvedimento voluto dalla Lega, per garantire maggiori pene contro le truffe agli anziani ha ottenuto l’approvazione al Senato, ora il nuovo decreto legge passerà alla Camera per l’altra votazione. Si tratta di una modifica al codice penale per stabilire condanne più dure e maggiore tutela per i soggetti più fragili. In pratica si rafforza il concetto di reato per chi abusa della vulnerabilità, dovuta all’età della persona. Le pene previste vanno dai 2 ai 6 anni a seconda del contesto e della gravità della truffa. Una necessità, visto il numero impressionante di tentativi di raggiro che le persone in età avanzata, spesso sole ed inconsapevoli, devono subire quotidianamente.
Reati, troppe volte non puniti adeguatamente, che la senatrice Erika Stefani ha definito in un intervento “Una vera e propria ingiustizia sociale“. E ha aggiunto “Deve passare il messaggio che chi sbaglia paga“. I parlamentari sperano che questo possa fungere da deterrente per tutti coloro che attualmente abusano della fiducia delle persone più anziane, per sottrarre soldi o beni o per trarre vantaggio da una condizione di fragilità.
Truffe agli anziani in aumento, nuova legge a tutela dei vulnerabili
Ogni giorno le cronache sono piene di notizie riguardanti truffe agli anziani, tra gli ultimi casi registrati un 17enne che ha tentato di raggirare una donna di 83 anni residente a Roma, il ragazzo aveva telefonato dicendo di essere a conoscenza di un enorme debito contratto dal figlio dell’anziana, successivamente l’ha convinta a farsi consegnare soldi e gioielli presentandosi come direttore di un ufficio postale. Fortunatamente questo episodio si è concluso positivamente con l’arresto del minorenne colto in flagrante da carabinieri mentre scappava con il bottino. Nel 2022 sono stati 144mila gli anziani truffati, rappresentando il 18% della popolazione che subisce questo tipo di reato.
Il trend è in crescita, oltre alla nuova legge che dovrebbe contribuire a garantire più tutele, sono arrivate anche le raccomandazioni della polizia postale. Il consiglio più importante, oltre al classico di evitare di fare entrare persone che non si conoscono e segnalare alle forze dell’ordine eventuali atteggiamenti loschi, in questi casi è anche di non fornire mai informazioni personali come numeri dei documenti di identità o carte di credito, nè di persona nè online se provenienti da richieste che potrebbero essere sospette o non identificabili.