Dopo l’avviso da parte dell’Agenzia delle entrate ufficio Riscossione, delle email di fishing che arrivano ai contribuenti con il tentativo di scaricare allegati, collegarsi al link che installano trojan all’interno dei computer o dispositivi mobili per carpire tutti i dati del malcapitato, anche l’INPS mette in guardia su una delle più diffuse e pericolose truffe telematiche.
Truffe INPS: l’avviso sul sito dell’ente
Il furto di dati sensibili attraverso email false, cosiddette email di fishing che illudono i malcapitati di dover ricevere pagamenti o rimborsi da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, in alcuni casi i truffatori si sono così ben organizzati che illudono le persone di dover aprire una falsa pagina dei servizi INPS.
La truffa denunciata sul sito dell’Inps riguarda un ipotetico rimborso di 785,85 euro, qualora si aggiornassero i propri dati per poter ottenere il pagamento. L’email truffardine hanno un PDF di 118 KB che in realtà costituisce un trojan per il furto dei dati. Le email che contengono questo PDF singolo di avvisare il contribuente dell’esistenza di problemi in merito all’esecuzione di un bonifico.
Truffe INPS: come agisce il truffatore
Il messaggio è quasi sempre lo stesso: i truffatori irretiscono il contribuente sulla possibilità di poter ottenere un rimborso via bonifico che però è difficile da erogare perché il contribuente spesso non ha aggiornato i dati e quindi viene invitato naturalmente a collegarsi ad un link apposito per l’aggiornamento dei dati.
Il collegamento a questo link, non dà quasi mai esito ad un rimborso, anzi l’INPS mette in guardia da questa tipologia di email, elencando una serie di email di fishing che potrebbero carpire i dati dei contribuenti.