Un Donald Trump scatenato sulla politica esterna dopo che in patria i “dolori” dell’impeachment sono appena iniziati e potrebbero avere conclusioni inattese: durante una lunga conversazione telefonica durante un programma radiofonico condotto da Nigel Farage (leader del Brexit Party e grande estimatore di Donald Trump, e viceversa) si è discettato in giudizio sul futuro dei rapporti diplomatici e commerciali con l’Unione Europea arrivando a citare l’Italia in più occasioni. «L’Italia starebbe molto meglio fuori dall’Ue», ha sentenziato il Presidente degli Stati Uniti parlando con un più che d’accordo Nigel Farage che da anni spinge per portare fuori dall’Unione Europea la “sua” Gran Bretagna. Il tutto nasceva dalle discussioni tra il leader del Brexit Party e il tycoon sotto impeachment da oggi negli Usa: dopo che Trump ha consigliato al Premier Boris Johnson di unirsi a Farage nelle prossime elezioni del 12 dicembre – «una coppia perfetta per completare la Brexit» – per evitare di far salire a Downing Street il leader del Labour Jeremy Corbyn («finireste molto male con lui»), il Presidente ha ampliato il suo discorso dimostrandosi sempre molto intenzionato a “commentare” la politica estera.



RENZI REPLICA A TRUMP “FIERI DELL’EUROPA”

Dalla Russia all’Ucraina, dall’Ue fino al Medio Oriente, discutere dell’estero per negoziare di volta in volta il singolo rapporto univoco con gli Stati Uniti: la “tattica” di Trump è sempre la stessa ma oggi tira in ballo anche l’Italia, per tranquillizzare i britannici preoccupati per le relazioni future Usa-Uk e Ue-Uk dopo la Brexit. «Noi non vogliamo avere niente a che fare con la vostra sanità pubblica. Parliamo soltanto di commercio, che nel vostro caso, se faceste un accordo con noi, sarebbe quattro-cinque volte più grande di adesso, e la vostra economia ne gioverebbe moltissimo. Ma oggi voi siete bloccati dall’Unione Europea, come altri Paesi nell’Ue. Anche l’Italia e altri Paesi starebbero molto meglio senza l’Unione Europea», spiega Trump davanti ad un Farage divertito e concorde. La “tentazione” offerta dal Presidente Repubblicano è presto che servita: «se questi Paesi vogliono rimanere in Ue, ok. Ma sappiate», conclude nell’intervista sulla Lbc, «in Europa governano persone con le quali è molto difficile negoziare, mentre con me sarebbe tutto più facile: faremmo subito un accordo commerciale con voi». A replicare a Trump e Farage non ci pensa da Roma il Premier Conte, bensì un altro leader di Governo – sempre più in conflitto con lo stesso “Giuseppi” sui temi della Manovra – ovvero Matteo Renzi: «Per il Presidente Trump l’Italia starebbe meglio fuori dall’UE. Sono orgoglioso della mia identità italiana, del mio cuore fiorentino, delle mie radici. Ma sono altrettanto fiero di essere cittadino europeo. Chi vuole l’Italia fuori dall’Europa non vuole il bene del nostro Paese».



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