Dopo Abu Bakr al-Baghdadi anche il suo successore è stato ucciso dalle truppe Usa. Lo ha dichiarato in un tweet poco fa Donald Trump, che ha cinguettato:”Appena confermato che il sostituto numero uno di Abu Bakr al-Baghdadi è stato ucciso dalle truppe americane. Molto probabilmente avrebbe preso il primo posto. Ora anche lui è morto!“. Il presidente americano nella sua dichiarazione non ha fatto alcun nome, ma lunedì il Pentagono aveva confermato l’uccisione di Abu al-Hassan al-Muhajir, portavoce dell’Isis e figura di alto rango nell’organigramma jihadista. Vi sono però diversi punti di vista su colui che debba essere considerato il legittimo successore di al-Baghdadi alla guida di Daesh. Newsweek, il giornale che per primo aveva dato notizia dell’uccisione del Califfo, aveva infatti affermato che il suo successore era Abdullah Qardash.



TRUMP, “UCCISO SOSTITUTO NUMERO UNO DI AL-BAGHDADI”

Di Qardash, il cui nome viene a volte traslitterato come Karshesh, non si sa molto ad eccezione di un passato nel disciolto esercito iracheno di Saddam Hussein. Colui che viene ritenuto l’erede di al-Baghdadi come leader Isis da parte di Newsweek, ad agosto sarebbe stato indicato da al-Baghdadi per guidare la sezione ‘Affari Musulmani’ del gruppo jihadista. Come riferisce Tgcom24, il successore di al-Baghdadi sarebbe stato ucciso nello stesso raid che ha portato alla morte del Califfo scattato dalla base irachena di Erbil, con un volo di appena 70 minuti, che ha portato la pattuglia aerea ad attraversare a bassa quota lo spazio aereo della Russia e della Turchia. Una volta arrivati all’altezza dell’obiettivo, gli elicotteri hanno sganciato due bombe. La sorveglianza del leader Isis, resa possibile dall’aiuto delle forze dell’Sdf siriano, durava da almeno cinque mesi.

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