«Risolverò la questione ancora prima ancora di entrare in carica». La promessa di Donald Trump sulla fine della guerra in Ucraina arriva in un comizio a Manchester, in New Hampshire, prossima tappa delle primarie repubblicane e ultima chance per Nikky Haley per fermare la corsa del tycoon. «Conosco Putin, conosco Zelensky», ha aggiunto l’ex presidente Usa, convinto di poter evitare una terza guerra mondiale. Non è in grado di farlo l’attuale inquilino della Casa Bianca: «Joe Biden è una minaccia per la democrazia, non è in grado di guidare il paese, è corrotto ed è il peggiore della storia». L’ultima uscita di Trump ha provocato l’immediata reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Se può davvero fermare la guerra in un giorno, venga a Kiev e lo faccia». Alla luce del nuovo annuncio di Trump, convinto di avere la ricetta giusta per «trovare un accordo in 24 ore» sulla guerra, il leader dell’Ucraina ha invitato a raggiungerlo a Kiev: «Forse ha una vera idea e può condividerla con me».



A tal proposito, tre eminenti membri del Congresso repubblicano hanno elaborato un “piano per la vittoria in Ucraina” che, a detta del giornale politico The Hill, potrebbe essere uno dei documenti più importanti usciti da Washington negli ultimi due anni. Il documento, redatto da Michael McCaul (presidente della commissione per gli affari esteri), Mike Rogers (presidente della commissione per le forze armate) e da Mike Turner (presidente del comitato ristretto permanente sull’intelligence), smentisce la narrativa riguardante un possibile disimpegno americano dopo l’eventuale vittoria di Trump alle elezioni presidenziali Usa.



IL PIANO DEI REPUBBLICANI PER ARRIVARE AI NEGOZIATI UCRAINA-RUSSIA

Il piano viene definito uno schiaffo in faccia ai democratici che non sono sicuri di come vogliono che finisca la guerra tra Russia e Ucraina. «L’Ucraina ha bisogno della variante a lungo raggio dell’ATACMS, degli F-16 e di quantità sufficienti di munizioni a grappolo, artiglieria, difese aeree e mezzi corazzati per fare la differenza sul campo di battaglia. … Un percorso verso la vittoria per l’Ucraina richiederà (1) la fornitura di armi critiche all’Ucraina alla velocità necessaria, (2) l’inasprimento delle sanzioni contro il regime di Putin e (3) il trasferimento di [300 miliardi di dollari di] beni sovrani russi congelati all’Ucraina».



I tre repubblicani concludono il loro piano con il netto rifiuto che si possa e si debba negoziare immediatamente con Putin, ma affermano che la loro «strategia garantirà che l’Ucraina sia in grado di compiere i progressi necessari sul campo di battaglia per costringere Putin al tavolo delle trattative. Se l’Ucraina non negozia da una posizione di forza, non potrà esserci una pace duratura». Come previsto, c’è anche un passaggio in cui si evidenzia la necessità di un maggiore impegno da parte dell’Europa. «Qualunque siano i difetti del documento, il suo piano per la vittoria in Ucraina propone una serie di iniziative politiche che dovrebbero essere accessibili a repubblicani e democratici orientati pragmaticamente, che rappresentano la maggioranza in entrambe le camere del Congresso», conclude The Hill.