Nuovo capitolo della guerra a distanza tra i social network e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, questa volta sul fronte Covid-19 e scuola: ieri Facebook ha rimosso un post del candidato repubblicano alle prossime Elezioni Usa 2020 poiché conterrebbe «dannose informazioni sul Covid-19», riporta il social di Mark Zuckerberg. Si tratta della prima volta nella storia che FB pone censura al leader americano, mentre su Twitter e Instagram già in passato sono avvenute numerose “disfide” che hanno fatto sbottare Trump accusando i social media di essere sempre più schierati con i Democratici. Nella ormai famosa intervista di Donald Trump a Fox News dei giorni scorsi, un video è stato estratto e rilanciato dall’account della campagna elettorale di Donald Trump: nello specifico il Presidente affermava «i bimbi sono quasi immuni al Covid-19, hanno sistemi immunitari in qualche maniera molto più forti dei nostri. Non hanno problemi. Semplicemente non hanno problemi». Ecco che Facebook interviene per rimuovere il post che rilanciava il video dell’intervista, mentre Twitter ha deciso di bloccare temporaneamente l’account della campagna elettorale, fino a che non avesse rimosso il video.
NUOVA CENSURA SOCIAL SU DONALD TRUMP
Ieri in serata la decisione dello staff di Trump è stata quella di rimuovere il post per poter continuare a pubblicare i contenuti fino a quel momento bloccati, ma la portavoce della campagna di Trump, Courtney Parella, ha accusato i social in maniera molto netta, «le società di social media non sono gli arbitri della verità». Facebook tramite un portavoce ha poi spiegato che la rimozione del post di Trump, avvenuto circa 4 ore dalla sua pubblicazione, ha una motivazione non politica: «Il post include false affermazioni secondo cui un gruppo di persone sarebbe immune dal Covid-19. Si tratta di una violazione delle nostre politiche sulla dannosa disinformazione intorno al coronavirus». Diversi studi in questi mesi suggeriscono anche se non dimostrano al 100% che i bambini abbiano meno probabilità di contrarre l’infezione rispetto agli adulti, ma questo non è bastato per evitare la censura per Trump da parte di Twitter e Facebook. Oggi in conferenza stampa è sempre Trump a tornare sul tema bambini annunciando come il coronavirus «sta andando via, un successo della mia amministrazione per il forte contrasto alla pandemia», e per questo il tycoon insiste per la riapertura delle scuole «I democratici le vogliono chiuse per motivi politici».