La linea politica di Donald Trump, insediatosi alla Casa Bianca da poche settimane, a tratti subisce critiche. Negli ultimi tempi a destare incomprensioni è quello che sembrerebbe essere un piano contro il fisco. L’amministrazione del tycoon infatti starebbe puntando ad indebolire l’organo preposto a controllare i flussi fiscali dei contribuenti e a combattere l’evasione, vale a dire l’agenzia delle entrate. Di maggiore interesse sembrerebbe essere la lotta all’immigrazione illegale, e per metterla in atto si starebbe avvalendo degli agenti dell’Internal revenue service, Irs (proprio l’agenzia delle entrate americana), snaturandone il ruolo come riporta Italia Oggi.
Ma non è tutto. Nell’ottica di evidente smantellamento si inserirebbe anche il licenziamento di massa dei dipendenti che l’IRS si starebbe apprestando ad avviare. Politico parla di ben 6 mila lavoratori. E tutto questo quando a breve si aprirà la stagione della dichiarazione dei redditi. Non è chiaro se, oltre a questi numeri annunciati, ce ne saranno anche altri nel breve periodo, ma la situazione non appare affatto rosea.
PERCHÈ TRUMP È CONTRO IL FISCO?
I citati licenziamenti fanno parte di una più ampia iniziativa dell’amministrazione Trump per ridurre la forza lavoro federale complessiva. Così come il voler distogliere parte dell’Agenzia delle entrate americana dai suoi compiti fiscali primari avrebbe l’obiettivo, neanche troppo celato, di voler indebolire l’operato del Fisco. Che i Repubblicani si fossero sempre schierati contro l’amministrazione Biden (che aveva intensificato invece i finanziamenti all’Irs e il suo operato) non è una novità. Ma una lotta così ferrata contro il fisco lascia perplessi.
I dubbi nei confronti di Trump si rivolgono soprattutto ai suoi passati problemi col fisco, per tasse non pagate correttamente che lo condussero perfino ad una condanna per frode fiscale. Il tutto si incastrerebbe poi perfettamente con la nascita del Doge, alla cui guida troviamo un altro miliardario noto, Elon Musk, che sui social aveva addirittura chiaramente parlato di cancellazione dell’Irs, puntando alla quasi totale digitalizzazione delle funzionalità dell’agenzia delle entrate per ridurre il più possibile la forza lavoro umana.