Donald Trump ne è certo: il coronavirus sparirà. Il presidente degli Stati Uniti d’America lo ha ribadito in un’intervista a Fox News. «Alla fine avrò ragione. Lo sapete e l’ho detto: sparirà». Neppure il recente aumento di contagi in stati come California, Texas, Arizona e Florida convince Trump a rivedere le sue “previsioni”. «Lo dico un’altra volta… sparirà e io avrò ragione», ha proseguito in riferimento alla pandemia di Covid che ha ucciso oltre 142mila americani nel giro di cinque mesi. Trump ha tirato fuori i dati, spiegando che gli Usa hanno «uno dei tassi di mortalità più bassi al mondo» per quanto riguarda il coronavirus. Quelli della John Hopkins University sono «fuorvianti» invece rispetto alla reale diffusione del virus Sars-CoV-2 negli Stati Uniti. «Nessun paese ha mai fatto ciò che abbiamo fatto in termini di test. Siamo l’invidia del mondo». Per quanto riguarda il piano messo a punto per contrastare gli effetti della diffusione del Covid-19, Trump ha dichiarato: «Mi prendo sempre la responsabilità di tutto perché alla fine è anche il mio lavoro. Devo mettere tutti in fila».



TRUMP CONTRO FAUCI “UN PO’ ALLARMISTA”

Nella sua analisi della battaglia contro il coronavirus, Donald Trump si è brevemente soffermato sull’operato dei singoli Stati. «Alcuni governatori hanno agito bene, alcuni hanno agito male», ha tagliato corto il presidente americano. E quindi si è difeso dalle critiche sulla gestione della pandemia. «Abbiamo il più basso tasso di mortalità nel mondo e i contagi sono così tanti solo perché facciamo molti più test degli altri Paesi». Non è mancata una frecciatina al virologo Anthony Fauci, a capo della task force Usa. «È un po’ allarmista». Questo perché l’esperto si era detto preoccupato per l’evoluzione della pandemia negli Stati Uniti e per il numero alto di casi che si registrano giorno dopo giorno. «Il dottor Fauci ha commesso degli errori, ma io ho un ottimo rapporto con lui. Abbiamo parlato a lungo ieri. Mi aveva detto di non indossare la mascherina. E mi ha detto di non chiudere alla Cina, ma sarebbe stato un grosso errore. E poi mi ha riconosciuto il fatto di aver salvato decine di migliaia di vite».

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