Vladimir Putin aveva un accordo con Donald Trump per invadere l’Ucraina? A lanciare la clamorosa indiscrezione è il New York Times, secondo cui il presidente della Russia avrebbe offerto al tycoon il supporto degli hacker di Mosca nella sua campagna elettorale del 2016, che poi vinse, in cambio del suo appoggio alla cosiddetta “operazione militare speciale”. Se accordo non è stato, si può parlare di intreccio di interessi tra i due. Stando a quanto riportato dal giornale americano, Paul Manafort, lobbista e consulente di Trump per la campagna elettorale, ha incontrato Kostantin Kilimnik, russo che dirige la sede di Kiev della sua società di consulenza.



Quest’ultimo gli avrebbe parlato del “piano Mariupol“, che comprende l’invasione dell’Ucraina, la creazione di una repubblica autonoma nell’Est del Paese, la presidenza di quella repubblica assegnata all’ex presidente ucraino Vyktor Yanukovych. Il ruolo di Trump doveva essere quello di “garante”. Ma il piano della Russia non è filato liscio.



NYT: QUEL “DEBITO” DI TRUMP CON PUTIN…

La vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali Usa del 2020 avrebbe, secondo la ricostruzione del New York Times, complicato i piani della Russia. Così pure la condanna di Paul Manafort per bancarotta fraudolenta. Nonostante ciò, Vladimir Putin ha comunque invaso l’Ucraina, pur non avendo più amici alla Casa Bianca. Jim Rutenberg sulle colonne del NYT ha ricostruito a ritroso la genesi di questo piano, citando documenti che vanno fino al 2005. Il più vecchio, sempre di quell’anno, è una nota trasmessa all’oligarca russo Oleg Deripaska, citata in un report della commissione Intelligence del Senato. Già allora Manafort suggeriva di “solidarizzare” con Yanukovych, sostenendolo alle elezioni “a beneficio di Putin“. Yanykovych vinse le elezioni ucraine, ma venne poi deposto nel 2014 dalla piazza. Quando poi Trump è diventato presidente, questi ha appoggiato la Nato tiepidamente, considerando la possibilità di riconoscere la Crimea russa. Inoltre, ha bloccato gli aiuti militari a Kiev. Mosse che, stando all’inchiesta del New York Times, sarebbero il saldo di un debito che Trump avrebbe avuto con Putin.

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