In uno Stato cruciale come il Michigan, Donald Trump incassa nelle ultime ore l’appoggio di leader musulmani e imammolto rispettati“, come li ha definiti lo stesso ex presidente Usa. Durante il comizio elettorale a Novi, il candidato repubblicano alle elezioni Usa 2024 ha espresso tutto il suo entusiasmo nell’accettare l’appoggio, arrivato per il suo impegno a porre fine alle guerre e a garantire la pace globale.



Infatti, l’imam Belal Alzuhairi ha spiegato le ragioni del suo endorsement: “Noi, come musulmani, siamo al fianco del Presidente Trump perché promette la pace, non la guerra!“. Inoltre, ha fatto esplicito riferimento alla guerra in Medio Oriente e a quella in Ucraina. “Lo spargimento di sangue deve finire in tutto il mondo e credo che quest’uomo possa farlo. Personalmente credo che Dio gli abbia salvato la vita due volte per un motivo“.



Al comizio elettorale era presente anche il sindaco Bill Bazzi, che è il primo musulmano e arabo-americano eletto sindaco a Dearborn Heights, in Michigan, ed è nato in Libano. “Fermeremo le guerre, renderemo gli Stati Uniti di nuovo sicuri e renderemo sicuro il mondo“, ha dichiarato.

LA SPINTA DI MUSULMANI E ARABO-AMERICANI A TRUMP

L’endorsement ufficiale dei leader musulmani in Michigan è arrivato dopo che Amer Ghalib, sindaco del sobborgo di Detroit Hamtramck, ha annunciato il suo sostegno a Trump in un post su Facebook del 20 ottobre. “Credo che sia la scelta giusta per questo momento critico. Non mi pentirò della mia decisione, qualunque sia il risultato, e sono pronto ad affrontarne le conseguenze“, aveva scritto.



L’appoggio di Ghalib a Trump è arrivato dopo un incontro privato nel quale hanno discusso anche degli arabi americani e degli yemeniti. Dunque, il candidato repubblicano ha ottenuto una grande spinta in uno Stato cruciale che ha fatto registrare finora numeri record per quanto riguarda il voto anticipato. Infatti, oltre 1,2 milioni di elettori in questo Stato hanno già votato.

Lo stesso Trump è consapevole dell’influenza politica dei musulmani e degli arabi americani, che sono circa 200mila solo in Michigan. “Potrebbero cambiare le elezioni in un senso o nell’altro“, ha dichiarato l’ex presidente che sfida Kamala Harris per tornare alla Casa Bianca. Infatti, la sfida qui è molto combattuta: dai sondaggi emerge un pareggio virtuale, con Trump che sarebbe in vantaggio di pochi decimi nella media fornita da RealClearPolitics.