Donald Trump ha fatto deportare 238 venezuelani, considerati pericolosi per la sicurezza perchè presunti membri di una gang definita dagli Usa di stampo terroristico, invocando la legge del 1798 denominata “Alien Enemies Act” che prevede la possibilità di arresto per tutti i cittadini provenienti da paesi “pronti a invasioni o incursioni“, a patto che abbiano una età superiore a 14 anni. Il provvedimento è stato confermato anche con un post che il presidente ha voluto pubblicare su Truth, al quale ha allegato anche un video nel quale si vedono i detenuti in catene, rasati e con vestiti bianchi che vengono costretti ad entrare in ginocchio nelle celle della prigione di El Salvador, paese che aveva firmato un accordo per definirsi disponibile ad accogliere gli espulsi nel carcere di massima sicurezza Cecot.



La decisione sta facendo molto discutere, soprattutto perchè arrivata nonostante la sentenza di un giudice di Washington, che aveva accolto il ricorso presentato da 5 venezuelani già in occasione della prima deportazione, ordinando lo stop immediato a tutti i voli con a bordo immigrati e il ritorno negli Stati Uniti.



Trump deporta gang di Venezuelani nonostante lo stop del giudice: “Sono mostri mandati da Joe Biden”

Le immagini della deportazione della gang venezuelana, composta da 238 detenuti che sono stati trasportati dal Texas al carcere di massima sicurezza di El Salvador, è stata commentata oltre che da Donald Trump, autore del provvedimento, anche da Nayib Bukele, presidente salvadoregno che ha un accordo con gli Usa sulla disponibilità di accoglienza nelle strutture in caso di espulsioni di cittadini ritenuti pericolosi, che ha detto in riferimento allo stop del giudice: “Ops… Troppo tardi“. E condividendo lo stesso video su X ha detto: “Oggi i primi 238 membri dell’organizzazione criminale venezuelana Tren de Aragua sono arrivati nel nostro Paese“.



Anche il segretario di Stato Marco Rubio, mostrando gratitudine per questo risultato, ha ribadito l’importanza di eseguire ordini per ripristinare la sicurezza del paese, specialmente quelli che “terrorizzano gli americani con la guerriglia“. Trump ha poi voluto sottolineare, in risposta alle critiche dal Venezuela che sta accusando il governo statunitense di criminalizzare i migranti che per la maggior parte sono onesti lavoratori, che tutti i deportati in questo caso sono membri di una pericolosa organizzazione considerata terroristica definendoli: “Mostri mandati nel nostro Paese dal corrotto Joe Biden e dai democratici di sinistra radicale“.