E’ stata resa nota la telefonata fra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il collega ucraino Volodymyr Zelensky, chiacchierata che avrebbe indotto l’ala Dem del congresso Usa ad iniziare un procedimento di avvio di impeachment. La chiacchierata, risalente allo scorso 25 luglio, è stata pubblicata dal Quotidiano.net dopo che è stata diffusa dalla Casa Bianca: “Bene – le parole del tycoon – perché ho sentito che un procuratore molto bravo era stato allontanato e questo è davvero ingiusto. Giuliani è un uomo altamente rispettato, è stato il sindaco di New York, un grande sindaco, e vorrei che ti chiamasse. Ti chiedo di parlarci assieme al procuratore generale. Rudy (Giuliani, ndr) è molto informato su ciò che è successo ed è un ragazzo in gamba. Se potessi parlarci sarebbe grandioso. L’ex ambasciatrice degli Stati Uniti era sgradevole, e così la gente con cui aveva a che fare in Ucraina, volevo che lo sapessi. Un’altra cosa, si parla molto del figlio di Biden, che Biden fermò l’indagine e molte persone vogliono sapere quello, così tutto quello che puoi fare con il procuratore generale sarà grandioso. Biden è andato in giro a dire che aveva bloccato l’indagine, quindi se puoi darci un’occhiata. A me sembra orribile”. Dopo di che lo stesso Trump aggiunge: “Ti faccio chiamare da Giuliani e farò in modo che lo faccia anche il procuratore generale Barr e andremo a fondo sulla vicenda. Ho sentito che il procuratore era stato trattato molto male. Dunque, buona fortuna per tutto. Prevedo che la tua economia migliorerà sempre di più. E’ un grande Paese. Ho molti amici ucraini, persone incredibili”. Secondo il presidente Usa si tratterebbe di parole che non proverebbero nulla, ma i suoi oppositori la pensano diversamente. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IMPEACHMENT PER TRUMP, LA TELEFONATA CON ZELENSKY

E’ battaglia dei numeri alla Camera Usa, che ricordiamo, è composta da 435 membri. Per avviare in via formale il procedimento di impeachment nei confronti del presidente Donald Trump, ai Democratici servono almeno 218 voti, pari alla metà più uno, e al momento sono 160 i deputati che hanno dato il loro appoggio, a cui si è aggiunto un ex repubblicano. Secondo il New York Times, a favore dell’impeachment sarebbero invece 179, contro 73 contrari e astenuti, e i restanti 183 che invece preferiscono non esporsi. Intanto è stata emessa una nota della Casa Bianca, durissima: “I democratici con i loro attacchi al Presidente e alla sua agenda non solo sono faziosi e patetici ma anche inadempienti del loro dovere costituzionale” perché minano “qualsiasi possibilità di progresso legislativo. Gli americani – prosegue la nota – meritano dirigenti eletti che si concentrino su questioni chiave per migliorare le vite delle famiglie, rafforzare le nostre comunità, far crescere la nostra economia e mantenere il Paese sicuro”. La White House aggiunge e conclude che i Dem alla Camera hanno “distrutto qualsiasi possibilità di progresso legislativo per la gente di questo paese continuando a concentrare tutte le loro energie su attacchi politici di parte”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IMPEACHMENT PER TRUMP

Scatto l’avvio di inchiesta di impeachment nei confronti del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Ad annunciarlo è stata la speaker della Camera, Nancy Pelosi, nemico numero uno del tycoon a stelle e strisce. “Nessuno è al di sopra della legge – le parole di una dei massimi rappresentanti del Democratici, riportate da Rai News – oggi annunciamo la richiesta ufficiale dell’impeachment nei confronti del presidente degli Stati Uniti. Le azioni dell’amministrazione Trump danneggiano la sicurezza nazionale”. Attraverso un breve intervento la Pelosi ha annunciato lo stato di accusa nei confronti del commander in chief, per violazione della Costituzione. La Pelosi ha parlato di “violazione della legge”, riferendosi in particolare al rifiuto da parte dello stesso Donald Trump e della sua amministrazione, di far arrivare al congresso la denuncia di un funzionario dell’intelligence risalente allo scorso 12 agosto.



TRUMP, IMPEACHMENT AL VIA: L’ANNUNCIO DELLA PELOSI

Calda la questione Ucraina, visto che, sempre stando alla Camera dei Rappresentanti controllata dai Democratici dopo le elezioni di midterm di un anno fa di questi tempi, il 45esimo leader degli Stati Uniti avrebbe chiesto aiuto al presidente ucraino Zelensky, per danneggiare l’ex vicepresidente Joe Biden in vista delle elezioni presidenziali dell’anno prossimo. Secondo l’accusa, l’inquilino della Casa Bianca avrebbe invitato il leader ucraino a riaprire un’inchiesta ai danni di Hunter Biden, figlio di Joe, nonché consigliere dell’azienda del gas Burisma. In cambio del procedimento giudiziario, avrebbe sbloccato le forniture militari Usa all’Ucraina per un valore di 250 milioni di dollari. Ovviamente rimanda al mittente ogni accusa lo stesso Trump, che attraverso Twitter scrive: “Un giorno così importante alle Nazioni Unite, così tanto lavoro e tanto successo, e i democratici hanno volutamente dovuto rovinarlo e sminuirlo con la spazzatura della caccia alle streghe. Non hanno neanche letto la trascrizione della telefonata. Molto male per il nostro Paese!”, per poi aggiungere “Mi darà un aiuto per elezioni”.