Donald Trump incriminato per documenti segreti, il caso dopo l’annuncio ufficiale confermato anche pubblicamente dall’ex presidente ha suscitato le reazioni da parte del mondo politico in Usa. Sono stati tantissimi i sostenitori di Trump che sui social hanno affermato che “Le accuse sono false e patetiche”, tra questi, come riporta la Cnn, anche Ron DeSantis, governatore della Florida ed attualmente candidato alle elezioni presidenziali con il partito repubblicano che ha scritto su Twitter “il dipartimento di Giustizia è responsabile, la mia amministrazione istituirà un’inchiesta in merito“, aggiungendo “Perchè tanto zelo nei confronti di Trump, quando nei confronti di HIllary Clinton e Hunter Biden c’è stata solo passività?“.



L’altro candidato alle primarie repubblicane, l’imprenditore Vivek Ramaswamy ha dichiarato “Non possiamo trasformarci in una repubblica delle banane dove il partito al potere usa la forza della polizia per arrestare i suoi avversari politici“, definendo in un comunicato il dipartimento “ipocrita perchè persegue Trump ma non Biden“. L’emittente Cnn ha anche pubblicato una serie di verifiche dei fatti, che smentirebbero molte delle affermazioni dell’ex presidente, concludendo che “l’inchiesta è stata svolta dall’FBI rispettando tutti i termini legali“.



Trump incriminato, Cnn “Se rieletto si salverà dal carcere”

Nell’approfondimento dedicato al caso Trump incriminato la Cnn, in costante aggiornamento ha pubblicato non solo le reazioni di politici ma anche quelle del pubblico, con domande e risposte di esperti ed avvocati. La questione più gettonata è stata quella relativa alla candidatura di Trump per le presidenziali del 2024. In base a quanto è emerso fino ad ora, se non dovessero esserci ulteriori risvolti giudiziari, la posizione di Trump consentirebbe comunque di continuare la corsa al voto per la Casa Bianca.

Si tratta del primo caso storico di crimine federale per un ex presidente, ma questo non vieta in alcun modo di essere rieletto. Inoltre, sottolinea l’emittente, il rischio potrebbe essere anche quello che Trump, se vincesse prima della fine dell’inchiesta, potrebbe prendere il controllo del Dipartimento di Giustizia e salvarsi dal processo e da una possibile pena detentiva, ricordando che “storicamente molti funzionari di alto livello, quando condannati, hanno sempre trovato una via d’uscita dal carcere“.