DONALD TRUMP INDAGATO ANCHE PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL: NUOVA INDAGINE PER IL LEADER GOP
Donald Trump da oggi è indagato non solo per frode fiscale e sui documenti classificati portati a Mar A Lago, ma anche per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021: è lo stesso candidato alle Primarie Repubblicane ad annunciarlo sul proprio canale social “Truth” sottolineando di aver ricevuto l’indicazione del procuratore di costituirsi entro 4 giorni.
Al momento Trump però non ha ancora fornito le prove della lettera ricevuta e non c’è ancora stato nessun commento da parte dell’ufficio del procuratore: resta il dato e l’annuncio dell’ex Presidente che afferma di aver ricevuto una comunicazione dal procuratore Jack Smith per essere oggetto di indagine per “sovversione” in merito all’assalto di suoi sostenitori al Congresso in Capitol Hill il giorno dell’Epifania 2021, appena dopo i risultati delle Presidenziali dove vinse Joe Biden.
SFOGO DI TRUMP DOPO LA NUOVA INCHIESTA: “PROCURATORE SMITH È PAZZO”
«Jack Smith il folle, procuratore del dipartimento di Giustizia di Joe Biden, ha inviato una lettera (di nuovo, era domenica notte!) affermando che io sono oggetto di un’inchiesta da parte del grand jury del 6 gennaio»: così lo sfogo di Trump nel dare notizia della nuova indagine a suo carico dopo le già diverse pendenti in vista delle Elezioni Presidenziali 2024. Trump ha poi scritto appunto di aver «appena 4 giorni per presentarmi al grand jury, cosa che quasi sempre significa arresto ed incriminazione».
Nel lungo post social, il leader repubblicano attacca nuovamente il Presidente Joe Biden e con lui anche il Ministro della Giustizia, Merrick Garland, tacciato di «strumentalizzazione e interferenza politica». L’accusa di Trump è semplice: «vogliono eliminare l’avversario numero uno. È una caccia alle streghe che è un’interferenza elettorale ed un uso completo e totale delle forze dell’ordine come arma politica. Niente del genere è mai successo nel nostro Paese». Un portavoce di Trump ha confermato la consegna della lettera anche se non risulta ancora chiaro per quale capo di imputazione effettiva sarebbe indagato l’ex Presidente, già deferito per l’assalto a Capitol Hill per presunto incitamento alla sovversione. Quella di oggi è la seconda volta in pochi mesi che il procuratore speciale notifica a Trump la notizia sul rischio di incriminazione: si attende nei prossimi mesi il processo per i 31 capi di imputazione contro l’ex Presidente, tra cui la violazione dell’Espionage Act.