GUERRA IN MEDIO ORIENTE, IL MESSAGGIO DI TRUMP CHE SUONA COME UN ULTIMATUM
Presto il Medio Oriente potrebbe trasformarsi in un inferno, molto più di quanto già non lo sia con le guerre in corso a Gaza, Libano (sotto tregua), Yemen e Siria: lo ha detto il Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump nel suo discorso-fiume da Mar-a-Lago, a meno di due settimane dall’insediamento alla Casa Bianca. Al netto delle dichiarazioni importanti su dazi, caos Groenlandia e trivellazioni, sono i temi di politica estera ad accendere i riflettori sull’ormai prossimo Presidente USA in carica fino al prossimo 2028.
Secondo Donald Trump, qualora dopo il suo insediamento a Washington (il prossimo 20 gennaio 2025, ndr) non fossero ancora stati liberati gli ultimi ostaggi israeliani in mano ad Hamas, «succederà l’inferno in Medio Oriente». Mentre in Qatar sono ripresi i (timidi) negoziati tra Israele e la sigla terroristica palestinese, l’avvertimento del leader americano suona molto più come un “ultimatum” alla geopolitica internazionale in Medio Oriente per smuovere le acque, sulla stessa scia di quanto già visto fra Russia e Ucraina. Gli attacchi del 7 ottobre 2023 non sarebbero mai dovuti avvenire, e di conseguenza l’intera guerra nel vaso Medio Oriente: ma a breve potrebbe scatenarsi un vero “inferno”, non escludendo così eventuali ripercussioni (interventi diretti americani?, ndr) qualora Hamas continui a mantenere sotto ostaggio i cittadini civili dello Stato Ebraico.
COSA HA DETTO DONALD TRUMP SU ISRAELE, RUSSIA, UCRAINA: IL “MONDO IN FIAMME CON LA PRESIDENZA BIDEN”
La guerra in Medio Oriente però non è che uno dei “tasselli” su cui il delicato equilibro geopolitico mondiale rischia di andare definitivamente in frantumi nei prossimi anni: il fronte Ucraina, il caos nel sud-est asiatico, nel nord-Africa e quant’altro, il ragionamento di Trump è che purtroppo ben presto il mondo potrebbe trovarsi in condizioni anche peggiori se non si arriva al più presto a negoziati di pace. Da qui la critica feroce alla Presidenza Biden per aver condotto negli ultimi 4 anni una politica estera tutt’altro che impeccabile: «ci ritroviamo un mondo che brucia con Russia, Ucraina e Israele».
Trump rivendica di aver sconfitto durante il suo mandato lo Stato Islamico e, soprattutto, di non avere iniziato guerre, cosa che invece era avvenuto ad esempio con i suoi predecessori Bush e Barack Obama: il punto è dunque la “cattiva gestione” dei Dem, secondo il tycoon repubblicano, che lascia un mondo ai limiti dell’inferno. Sulla guerra in Ucraina, infine, Trump affonda il colpo sottolineando la responsabilità politica grave di aver in qualche modo “interrotto” il percorso di pace che si stava incardinando pochi mesi dopo l’inizio della grave invasione russa nel Donbass. «Finirai in guerra», spiega Trump riportando le parole che avrebbe riferito direttamente al Presidente Biden dopo i primi mesi di guerra in Ucraina: «sono convinto ci fosse un accordo che Biden ha fatto saltare, e quell’accordo era soddisfacente per l’Ucraina», conclude il Presidente eletto contestando la posizione di Biden sull’ingresso di Kiev nella NATO.