In Italia sulle sconcertanti dichiarazioni di Donald Trump si è espresso il virologo dell’ospedale San Raffaele di Milano Roberto Burioni, da settimane in prima linea nella battaglia al virus. Come molti altri scienziati, Burioni si è concentrato non tanto sui danni medici, che pure sarebbero devastanti se le indicazioni fossero applicate alla lettera, delle affermazioni di Trump, quanto su quelli che una disinformazione costante può compiere ai danni dei cittadini: “Su simili affermazioni non ho commenti da fare, sinceramente. In momenti come questo  tutti coloro che hanno grandi responsabilità devono misurare le parole, perché i danni della disinformazione medica possono essere tragici”. Dunque, il fatto che Trump abbia ritrattato non ha effettivamente convinto molto, considerando quanto assurda sia stata l’affermazione e pesante il rischio che qualcuno decida davvero di iniettarsi dalla candeggina o qualche altro disinfettante. (agg. di Fabio Belli)



TRUMP: “ERO SARCASTICO”

Donald Trump si difende dalle critiche piovutegli addosso dopo le dichiarazioni sulle iniziazioni di disinfettante contro il coronavirus. «Era una proposta sarcastica», ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti. Rispondendo ad un reporter alla Casa Bianca, il Tycoon ha contrattaccato: «Stavo rispondendo a una domanda in maniera sarcastica a giornalisti come te, così per vedere cosa succedeva». Poco prima era intervenuta la nuova portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, con una nota nella quale aveva spiegato che i media hanno «irresponsabilmente estrapolato dal contesto» le parole di Trump. Inoltre, ha spiegato che il presidente Usa «ha ripetutamente detto che gli americani dovrebbero consultare i medici per i trattamenti contro il Coronavirus, un punto che ha enfatizzato durante la conferenza stampa di ieri». Le polemiche però non sono destinate a placarsi dopo questo doppio intervento, anche perché la situazione è particolarmente delicata negli Stati Uniti per quanto riguarda casi e decessi per coronavirus. (agg. di Silvana Palazzo)



PREGLIASCO “PAROLE TRUMP? FANTASCIENZA”

Avranno fatto certamente sobbalzare gli esperti le recenti dichiarazioni di Donald Trump che nel tentativo di proporre una soluzione contro il Coronavirus ha sollevato un grosso polverone. Usare iniezioni di disinfettante contro il Coronavirus? Nulla di più azzardato, al punto che sono numerosi i medici intervenuti in queste ore per mettere in guardia dal non eseguire una pratica così sconsiderata. Il presidente Usa avrebbe anche proposto di farsi docce solari per combattere il virus, tutte pratiche potenzialmente letali. Quali sarebbero i rischi reali? Ad intervenire a Corriere.it è stato anche Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano. Sebbene i disinfettanti a base di alcol siano capaci di uccidere i virus presenti sulla superficie, cosa accadrebbe se qualcuno li iniettasse in vena? “È fantascienza. L’amuchina è una sostanza chimica irritante, corrosiva per i metalli, pericolosa in caso di contatto con gli occhi. Figuriamoci se viene iniettata in vena: è potenzialmente letale e questo vale anche per tutti i disinfettanti utilizzati per le pulizie”, ha tuonato l’esperto. “Vero che il nuovo coronavirus è stato trovato nel sangue, ma non saranno certo i disinfettanti chimici a farlo sparire, meglio che nessuno si faccia venire brutte idee”, ha avvertito, sperando che le parole di Trump possano non trovare terreno fertile in chi intende in maniera sconsiderata metterle in pratica. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



GLI ESPERTI: “DISINFORMAZIONE”

Bufera negli Stati Uniti per le dichiarazioni di Donald Trump, che avrebbe suggerito ai medici di valutare la possibilità di iniezioni di disinfettante per curare le persone affette da coronavirus. Ora i medici e gli esperti sanitari stanno esortando le persone a non farlo. «Si tratta di un suggerimento assolutamente pericoloso», ha dichiarato Paul Hunter, professore di medicina alla Britain’s University of East Anglia, secondo quanto riportato da Cnbc. «In nessun caso i nostri prodotti disinfettanti devono essere somministrati nel corpo umano tramite iniezione, ingestione o qualsiasi altra via». Questo invece il comunicato che ha dovuto diffondere la multinazionale Reckitt Benckiser che realizza prodotti per la salute, l’igiene e la casa. In Italia invece è intervenuto il virologo Roberto Burioni: «In momenti come questo – dice all’Adnkronos Salute – tutti coloro che hanno grandi responsabilità devono misurare le parole, perché i danni della disinformazione medica possono essere tragici». (agg. di Silvana Palazzo)

TRUMP CHOC SU CORONAVIRUS, BUFERA NEGLI STATI UNITI

Hanno fatto il giro del web le dichiarazioni, fra il serio e l’ironico, rilasciate ieri dal presidente degli Stati Uniti, Trump. Come vi abbiamo spiegato nel precedente focus, il tycoon suggerirebbe iniezioni di disinfettante nella popolazione, e nel contempo, un’esposizione ai raggi solari. La prima dichiarazione nasce dal fatto che il coronavirus viene debellato in pochi istanti da disinfettanti come ad esempio l’Amuchina. La seconda, invece, da uno studio mostrato ieri dalla Casa Bianca. A spiegarlo è stato l’advisor William Bryan: “La nostra più incredibile osservazione – le parole riportate da Rai News – è stato il potente effetto che la luce solare sembra avere nell’uccidere il virus, sia sulle superfici e sia nell’aria. Abbiamo notato – ha aggiunto, citando i risultati di una ricerca presso il National Biodefense Analysis and Countermeasures Center – un simile effetto sia con le alte temperature e sia con l’umidità”. Il virus viene ridotto di un terzo con un tasso di umidità dell’80% o a seguito di due minuti di esposizione alla luce del sole, compresa fra i 21 e i 24 gradi, e un tasso di umidità del 20%. Ma guai a dire che con l’estate scomparirà il covid-19: “Sarebbe irresponsabile da parte nostra – ha concluso Bryan – sostenere che l’estate eliminerà totalmente il virus”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

TRUMP “INIEZIONI DI DISINFETTANTE CONTRO CORONAVIRUS”

Stanno facendo decisamente discutere le ultime dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in merito alle iniezioni di disinfettante per curare il coronavirus. Secondo quanto sostenuto dal numero uno della nazione oltreoceano, per guarire i suoi connazionali affetti da covid-19, si potrebbe tentare la via delle iniezioni di disinfettanti. In occasione dell’ultimo briefing sull’emergenza virus, il commander-in-chief a stelle e strisce ha così esclamato: “Vedo che il disinfettante lo distrugge in un minuto – le sue parole – un minuto. Non c’è un modo di fare qualcosa di simile, iniettandolo? Sarebbe interessante verificarlo”. Parole che hanno creato un gran dibattito sul web, anche perchè, non contento, lo stesso Trump ha invitato la popolazione a “prendere il sole”, visto che è noto come l’esposizione ai raggi ultravioletti uccida il coronavirus nel giro di breve tempo.

TRUMP E LA PROPOSTA CHOC “MA NON SONO UN DOTTORE…”

“Non sono un dottore”, ha proseguito il presidente degli Stati Uniti, “sono qui per illustrare delle idee”. Proposte decisamente azzardate quelle dell’uomo più potente della terra per contrastare l’epidemia, che ha lasciato basiti non soltanto i lettori, ma anche i presenti al briefing alla White House, a cominciare da Deborah Birx, coordinatrice della cabina di regia della Casa Bianca per l’emergenza coronavirus, come si può notare da un video circolante in rete che riprende appunto il momento in cui Trump espone le sue teorie. Sul web, nel frattempo, è esplosa l’ira di molti medici, dottori, ed esperti del settore, che hanno definito “irresponsabile e pericoloso” il suggerimento di Donald Trump, in quanto potrebbe spingere qualche ingenuo ad infettarsi appunto il disinfettate tipo l’Amuchina nelle proprie vene, con tutto ciò che potrebbe conseguirne. Il presidente Usa è stato fra i protagonisti dell’epidemia da coronavirus, con dichiarazioni spesso e volentieri al limite, come quando, a marzo, sottovalutava l’infezione da covid-19 definendola una semplice influenza (un atteggiamento che comunque quasi tutti i massimi esperti hanno avuto nella fase iniziale dell’epidemia). Quindi le sue accuse nei confronti dell’oms, definita “filo-cinese”, e la decisione di tagliare i fondi alla stessa Organizzazione mondiale della sanità.