Donald Trump definì «una fogna» la residenza caraibica di Jeffrey Epstein, il miliardario Usa morto in carcere dopo essere stato accusato di traffico e abusi di ragazze minorenni. Lo rivela il Daily Telegraph, riportando le dichiarazioni rilasciate dall’attuale presidente americano ma pronunciate nel 2015, quindi prima della sua ascesa alla Casa Bianca. Quelle parole risalgono ad un evento organizzato dall’agenzia di stampa Bloomberg in cui Trump invitò i giornalisti a rivolgersi «al principe Andrea», il terzogenito della Regione Elisabetta. Trump conosceva Epstein. I due si conobbero in Florida, dove erano vicini di casa. Ma non risulta che l’attuale presidente Usa abbia mai frequentato l’isola Little St James, al contrario di quanto risulta per il duca di York e di altri personaggi noti come Bill Clinton. Quindi Trump avrebbe liquidato l’argomento con poche battute. Ma sufficienti per descrivere la pessima fama di quella residenza, una sorta di isola del sesso stando a quanto emerso dalle indagini.



TRUMP E IL CASO EPSTEIN: LE DICHIARAZIONI DEL 2015

La pessima fama dell’isola Little St James era un fatto noto. «Quell’isola era davvero un pozzo nero, nessun dubbio al riguardo, chiedete al principe Andrea e vi dirà. Era una fogna assoluta», disse Donald Trump cinque anni fa. Quelle parole passarono inosservate ma ora pesano come un macigno sul principe Andrea, implicato in maniera pesante nello scandalo sessuale del milionario. All’epoca vennero fuori rivelazioni su un giro di stupri e violenze su minori. Tra le alte conoscenze di Jeffrey Epstein c’erano appunto Donald Trump e la moglie Melania. Era anche il periodo delle nuove accuse al finanziarie dopo il patteggiamento del 2010, quindi alcuni giornalisti chiesero conto a Trump, un anno prima che diventasse presidente degli Stati Uniti, di quanto accadeva a Little St James, l’isola caraibica di Epstein. E la reazione all’epoca fu dura, ma a fronte di quello che è emerso oggi le parole assumono ulteriore peso.

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