Un altro comizio thriller per Donald Trump, che dopo quanto accaduto più di un mese fa in Pennsylvania, è stato nuovamente al centro di minacce. A poche ore da un nuovo incontro con gli elettori, questa volta in Arizona e più precisamente a Phoenix, l’ex presidente degli Stati Uniti è stato minacciato nuovamente, questa volta sui social. Come spiegato dai media americani, lo sceriffo della contea di Cochice ha dato la caccia ad un uomo considerato intenzionato ad uccidere proprio il politico, secondo gli inquirenti.



Il ricercato si chiama Ronald Lee Syrvud ed è, secondo i militari, una minaccia per la vita dell’ex presidente, poiché più volte sui social si è schierato contro il tycoon. Ronald Lee Syrvud, sui propri canali social personali, ha più volte minacciato Donald Trump pubblicando una serie di post contro il repubblicano. Il 66enne, come spiegano dagli Stati Uniti, è già ricercato in Wisconsin e in Arizona per una serie di reati.



Donald Trump, comizio blindato in North Carolina

Dopo l’attentato subito il mese scorso in Pennsylvania, a Butler, quando un giovane ha sparato una serie di proiettili contro Donald Trump ferendolo però solamente ad un orecchio, l’attenzione è alta nei confronti dell’ex presidente. Se in Arizona, a Phoenix, la polizia si è messa alla ricerca di un uomo che aveva più volte minacciato il tycoon sui social, con alcuni post pubblicati, nel North Carolina hanno fatto qualcosa di simile, tanto per sottolineare che ormai l’attenzione non è mai troppa.

Ad Asheboro, infatti, Donald Trump ha tenuto un comizio all’aperto protetto da alcuni pannelli trasparenti antiproiettile. Nello Stato, uno di quelli in bilico tra repubblicani e democratici, intorno al palco sono stati montati dei vetri simili a quelli che ha la limousine utilizzata dall’ex presidente americano, pensata proprio per proteggere la sua vita da malintenzionati. Quello in North Carolina è stato il primo comizio di Donald Trump all’aperto dopo quanto accaduto a Butler il 13 luglio scorso: il Secret Service aveva infatti sconsigliato al candidato di tenere comizi all’aperto, ma il tycoon aveva replicato spiegando che non avrebbe smesso di incontrare gli elettori, accettando però un rafforzamento delle misure di protezione.