MINNEAPOLIS – “Oops, I did it again!”, come direbbe Britney Spears, l’ho fatto di nuovo. Donald l’ha fatto di nuovo. L’annuncio della sua candidatura – la presentazione delle carte necessarie agli organi competenti – arriva ancora prima che l’uomo eternamente biondo-carota ce lo dica dal podio di Mar-a-Lago, Palm Beach, Florida. Tanto per tenere un occhio sulla storia di questo (ancora) giovane Paese, ce la facesse nel 2024, Trump sarebbe il secondo Presidente a essere eletto per due mandati non consecutivi. Solo Grover Cleveland ce la fece nel 1889 e nel 1897.



Insomma, tante bastonate prese, ma nessuno lo affonda, Trump si avvia al podio, vestito come sempre come una bandiera americana, vestito blue, camicia bianca e cravatta rossa, e già tutti sanno come andrà a finire. Sale sul palco e rivediamo le solite smorfie di sempre mentre i numerosi presenti inneggiano, “USA! USA!”… Lui guarda, si compiace.



Prima di dircelo a voce (che si candida) Trump ci spiega come tre anni fa tutto fosse rose e fiori mentre oggi il Paese è un camposanto il cui guardiano – Biden – non riesce neanche ad azzeccare il nome della località in cui lo portano a parlare. Del resto oggi burlarsi di Biden è un po’ come sparare sulla croce rossa. Tutto era meglio, dice Trump: enorme slancio economico, tasse ridotte, confini saldamente presidiati e conseguente riduzione del traffico di droga, Cina, Iran e Nord Corea con la museruola e, believe it or not, niente guerre. Trump aveva portato anche la pace evitando ogni possibile guerra.



Lo ascolti e devi ammettere che con tutta la sua prosopopea e quell’antipatia di cui è spalmato a tratti verrebbe da dargli ragione… forse è migliorato qualcosa in questi due anni? Ora, continua Trump, siamo una nazione in declino, incapace di “dominare” il mondo. Afghanistan? Imbarazzante. Ucraina? Con me, Donald, non sarebbe mai successo. Due anni fa, questa è la realtà secondo Trump, eravamo un grande Paese. Ma presto lo saremo di nuovo. 

Pausa teatrale seguita da domanda rivolta al pubblico, a voce alta … “Are you ready?”, siete pronti? “I am”, io lo sono! E poi il grande annuncio. “Per fare l’America di nuovo grande stasera annuncio la mia candidatura…”.

He really did it again. Lo ha fatto davvero…

God Bless America!

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