Donald Trump è pronto a tornare in campo. L’ex presidente Usa ha lanciato i temi della sua campagna presidenziale per il 2024, promettendo di «finire il lavoro», ma anche avvertendo i repubblicani stessi che tra gli Stati Uniti e il baratro c’è solo lui. Trump si considera, infatti, l’unico candidato in grado di «evitare la Terza guerra mondiale» e di poter fermare la guerra tra Russia e Ucraina «in un giorno». A tal proposito ha aggiunto: «Sono l’unico presidente a non avere guerre e sotto il quale la Russia non ha preso alcun Paese. Avremo la terza guerra mondiale se qualcosa non cambia in fretta. Sono l’unico candidato che può fare questa promessa: impedirò la terza guerra mondiale. Prima di arrivare nello Studio Ovale, farò finire la disastrosa guerra tra Russia e Ucraina». Alla Convention repubblicana a Washington, in un’intervento infuocato durato oltre cento minuti, ha messo in chiaro che l’unico leader è lui. «Siamo un Paese in declino, ma non saremo mai un Paese socialista. Se mi rimettete alla Casa Bianca, saremo una nazione libera. Il loro regno sarà finito. Non siamo più un paese libero. Non abbiamo una stampa libera. Non abbiamo niente di libero».



Prima di salire sul palco del Cpac, rispondendo alle domande dei giornalisti, il tycoon aveva parlato di «battaglia finale» per le elezioni presidenziali Usa. «Lo sanno loro (in riferimento ai big del partito, ndr), lo so io, lo sapete voi, lo sanno tutti: se non vinciamo noi non vincono loro e il Paese sarà perduto». Invece a chi gli chiedeva se le inchieste lo potrebbero costringerlo a fermarsi, la risposta decisa di Donald Trump è stata: «Assolutamente no, non ci penso nemmeno a lasciare». Poi nel suo discorso ha tirato fuori il suo repertorio, arrivando ad attaccare i Paesi Nato per non aver messo gli stessi soldi degli Stati Uniti e l’Oms, accusandola di essere controllata dalla Cina, che mette solo 39 milioni di dollari contro i 450 milioni dati dagli Usa.



TRUMP “BIDEN E IL FIGLIO SONO DEI CRIMINALI”

Nel discorso di Donald Trump trova spazio anche la pandemia Covid. Infatti, l’ex presidente ha accusato la Cina di «nascondere le epidemie» e ha minacciato che dovrà «rispondere» per aver diffuso il Covid. Il tycoon ha ricordato che in caso di vittoria alle elezioni presidenziali Usa bloccherà l’import cinese per quattro anni, togliendo quindi alla Cina lo status speciale di partner commerciale, così da “liberare” gli Stati Uniti dalla dipendenza da Pechino. Trump ha definito «criminali» Joe Biden e il figlio Hunter, poi ha promesso: «Cacceremo Joe Biden dalla Casa Bianca, dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato». Ha anche lanciato un allarme riguardo «l’invasione di clandestini», rilanciato il pericolo del «deep state», citato il mondo dei burocrati di Washington, quello dei «marxisti», «comunisti», «drogati», attaccando gang criminali, trafficanti di oppioidi, promettendo che quando tornerà alla Casa Bianca completerà il muro al confine col Messico, aggiungendo altri 300 chilometri di barriera. Trump ha poi regalato una chiusura in pieno stile comizio, richiamando il Make America Great Again (“Rendiamo di nuovo grande l’America”), col brano di sempre, “Hold on, ìm comin”, cioè “Aspetta, sto arrivando”. Dunque, è pronto per la battaglia finale: «Nel 2016, ho dichiarato: io sono la tua voce. Oggi aggiungo: sono il tuo guerriero. io sono la tua giustizia. E per coloro che sono stati offesi e traditi: io sono la tua punizione».

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