Nella sua battaglia contro il gruppo Antifa, definita come un’organizzazione terroristica, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto maggiore collaborazione anche da parte dei Governatori dei 50 Stati americani, soprattutto da parte di quelli che appartengono al Partito Democratico. Trump ha chiesto maggiore autorità nel gestire i disordini causati dai sovversivi, che siano riconducibili agli Antifa o che siano semplicemente saccheggiatori o sobillatori legati direttamente o indirettamente alle proteste per la morte di George Floyd. Il messaggio di Trump ai Governatori è stato perentorio: “Dovete dominare, se non lo fate sprecate il vostro tempo e vi travolgeranno facendovi apparire come degli idioti. Molti di voi sono deboli. Dovete arrestare le persone”. Una nota della Casa Bianca ha provato successivamente ad alleggerire i toni: “Quello che il presidente ha detto è che vuole dominare la strada con la Guardia Nazionale, la presenza della polizia. Ogni volta che ha usato la parola ‘dominare’ si riferiva alle strade ed alla necessità di riportare la pace”. (agg. di Fabio Belli)



TRUMP VS ANTIFA, IL LIKE DELLA LEGA

L’idea di mettere fuorilegge il gruppo Antifa, il movimento antifascista internazionale di ispirazione anarchica, sociale e comunista, non è nuova. Anzi è un vecchio pallino di Donald Trump, che non a caso ha subito colto l’occasione per definirla un’organizzazione terroristica. Lo aveva fatto già in passato, quindi in teoria nulla di nuovo con l’ultimo tweet. Ma la novità ci riguarda: tra i like c’è quello della Lega di Matteo Salvini. Non è passato inosservato, anzi si è innescato un acceso dibattito che ha fatto salire l’hashtag #Antifa in classifica tra le tendenze in Italia. C’è chi condanna il partito di Salvini e la scelta di Trump e chi invece si schiera al fianco del presidente americano, ma anche chi evidenzia le differenze tra gli Antifa americani e il nostro concetto di antifascismo. Ma tutto ciò conferma comunque che la questione riguarda tutti, non solo gli Stati Uniti. (agg. di Silvana Palazzo)



TRUMP VS ANTIFA, LA CRESCITA DEL GRUPPO

Trump ha ufficialmente dichiarato guerra agli Antifa, definendo la stessa organizzazione di estrema sinistra come dei “terroristi”. Gli Antifa sono cresciuti molto negli ultimi anni, in particolare da quando il tycoon è divenuto il presidente degli Stati Uniti nel 2016. Nel 2017 la loro notorietà crebbe a dismisura a causa di alcuni scontri contro i suprematisti bianchi avvenuto in Virginia, lo “Unite the Right” di Charlottesville. Fra i primi gruppi ad usare “Antifa”, ci fu il Rose City, fondata nel 2007 a Portland. Questo movimento ha l’obiettivo di combattere contro azioni ritenute autoritarie, omofobe, razziste o xenofobe, ma spesso e volentieri è stato criticato sia dalla destra quanto dalla sinistra americana. Ad esempio, nell’agosto del 2017, Nancy Pelosi, speaker della Camera e massimo esponente Dem, aveva criticato le dure proteste di Berkeley in California, denunciando “le azioni violente di persone che si definiscono Antifa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TRUMP VS ANTIFA, GRUPPO DI SINISTRA MESSO AL BANDO

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, se la prende con Antifa dichiarandola un’organizzazione terroristica. Attraverso la propria pagina Twitter il tycoon a stelle e strisce ha pubblicato nelle scorse ore un cinguettio in cui si legge: “Gli Stati Uniti d’America designeranno Antifa come organizzazione terroristica”. Come mai questo post? Secondo Trump ci sarebbe un chiaro collegamento fra l’Antifa e le violenti proteste scoppiate in numerose città degli Stati Uniti a seguito dell’uccisione del 46enne afroamericano George Floyd da parte di un agente di polizia. Il tweet di Trump giunge dopo le parole del segretario di stato Mike Pompeo, che in un’intervista di ieri alla Fox aveva confessato: “Resta ancora da vedere esattamente come le proteste pacifiche da parte di persone chiaramente rattristate e frustrate dal comportamento della polizia contro George Floyd siano diventate violente. Non so esattamente come si sia arrivati a questo punto, ma abbiamo già visto questo schema prima, con outsider che si infiltrano”, parlando poi di un possibile legame con le “proteste violente Antifa”.

TRUMP VS ANTIFA: “I MEDIA STANNO FOMENTANDO ODIO E ANARCHIA”

Antifa è l’acronimo di Antifaschistische Aktion, Antifascistische Aktie o Antifascistisk Aktion, rispettivamente in tedesco, olandese e svedese; è di fatto un’azione antifascista, un collettivo internazionale di estrema sinistra, composto da militanti che di solito si ispirano al comunismo, all’anarchia e al socialismo libertario, e che hanno l’obiettivo di opporsi a qualsiasi possibile ascesa di gruppi di estrema destra. L’Antifa è un’organizzazione che è presente in diverse nazioni, a cominciare da Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Grecia, ed anche a livello informale in Italia, Francia, Stati Uniti ed Israele. Trump ha aggiunto, sempre su Twitter: “I media stanno facendo tutto ciò che è in loro potere per fomentare l’odio e l’anarchia. Fintanto che tutti capiranno cosa stanno facendo, che si tratta di notizie false e persone veramente cattive con un’agenda malata, possiamo facilmente lavorare attraverso di loro alla grandezza!”.