Donald Trump è stato intervistato dal mensile americano Time e nell’occasione ha toccato svariati argomenti fra cui la guerra in Medioriente scoppiata dallo scorso 7 ottobre. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, sarebbe pronto ad un’azione offensiva su Rafah che rischia di creare una strage, e anche il tycoon sembra aver scaricato il primo ministro di Tel Aviv.



Il leader repubblicano, parlando infatti di quanto avvenuto, dice che la strage è “accaduta sotto la sua vigilanza”, precisando che lo stesso Netanyahu è stato criticato giustamente in quanto non aveva previsto le azioni di Hamas nonostante le forze di difesa israeliane siano dotate delle “attrezzature più sofisticate”. E ancora: “C’era tutto quello che era necessario per impedire gli attacchi. Un sacco di gente lo sapeva, migliaia e migliaia di persone lo sapevano, ma Israele no, e penso che il governo sia stato incolpato per questo in modo molto forte”.



TRUMP: “CON ME ALLA CASA BIANCA NESSUN 7 OTTOBRE”

Trump ha inoltre precisato di aver avuto una “brutta esperienza” con Netanyahu, citando la famosa azione militare avvenuta a gennaio del 2020, quando le forze speciali americane uccisero tramite droni il leader del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche Qassam Soleimani: in quell’occasione, secondo Trump, Netanyahu lasciò solo il presidente e gli Stati Uniti.

“Sono stato molto leale a Israele – ha proseguito – più leale di qualsiasi altro presidente e continuerò a proteggere lo Stato di Israele”, ma se fosse stato lui alla Casa Bianca “il 7 ottobre non sarebbe mai accaduto. Ci eravamo sbarazzati dell’Isis al 100% ora stanno cominciando a tornare”. Trump si è soffermato anche sugli ostaggi in mano ad Hamas precisando: “Ce ne sono rimasti pochissimi vivi, molti meno di quanti la gente pensi, il che è una cosa molto triste. Non credo che queste persone siano in grado o vogliano prendersi cura delle persone come negoziatori”.



TRUMP E LA STRETTA SUGLI IMMIGRATI: “NON SONO CIVILI…”

Nel corso dell’intervista con il Time, Trump ha parlato anche del proprio programma elettorale in vista delle presidenziali del prossimo novembre, a cominciare dalla stretta contro gli immigrati irregolari sul territorio statunitense, con l’utilizzo della guardia nazionale e se necessario dell’esercito: “Questi non sono civili – spiega – queste sono persone che non si trovano legalmente nel nostro Paese”.

Sul piano giustizia, invece, Trump vorrebbe intervenire contro quei procuratori che si rifiutano di eseguire un ordine presidenziale di perseguire qualcuno. “Dipenderà dalla situazione. Ciò che hanno fatto è una cosa terribile”, dice riferendosi a quelli che lo accusano e ai vari processi che lo vedono coinvolto. Sulla Nato e la guerra in Ucraina, infine: “Se non hai intenzione di pagare, allora sei da solo”, ha spiegato parlando di quei Paesi non in regola con i pagamenti Nato che potrebbero essere invasi dalla Russia. “Se l’Europa non pagherà, perché dovremmo pagare noi? Loro sono molto più colpiti, tra noi invece c’è un oceano. E loro non lo fanno (inviare aiuti militari, ndr)”, ha ribadito il concetto.