Il presidente della Repubblica Ceca, Petr Pavel, ha accolto in maniera positiva un eventuale coinvolgimento maggiore della Nato nel conflitto fra l’Ucraina e la Russia in corso da più di due anni. Come si legge su Euractiv, le parole del presidente Ceco sono giunte pochi giorni dopo le famose dichiarazioni di Emmanuel Macron circa appunto un “allargamento” del conflitto. Parlando con la televisione nazionale, secondo Pavel serve prima di tutto una netta distinzione fra dispiegamento di truppe da combattimento ed eventuale coinvolgimento di truppe in attività di “supporto”.



“Va ricordato che dopo l’annessione della Crimea e l’occupazione di parte del Donbas, che è stata essenzialmente un’aggressione, anche se su scala molto più ridotta rispetto ad oggi, sul territorio ucraino operava una missione di addestramento della NATO, che a suo tempo comprendeva più di 15 Paesi e contava circa 1.000 persone”, ha spiegato Pavel, ex capo del Comitato militare della NATO. E ancora: “Dal punto di vista del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, non ci sarebbe nulla che impedisca alle truppe degli Stati membri della NATO – così come ai civili, ad esempio – di assistere al lavoro in Ucraina”.



TRUPPE NATO A KIEV, PRESIDENTE REPUBBLICA CECA: “NON RIFIUTEREI UN DIBATTITO”

Alla domanda se il presidente della Repubblica Ceca fosse favorevole quindi ad un coinvolgimento delle truppe della Nato nel sostenere direttamente l’Ucraina sul suo territorio, Pavel non ha risposto con un no: “Non rifiuterei certo un dibattito su questo tema. Forse sarebbe molto più sensato trasportare qualche decina di istruttori sul territorio ucraino e addestrare i soldati ucraini, che, ad esempio, addestrare i soldati ucraini sul territorio degli Stati membri della NATO e trasportare migliaia di truppe in Polonia o nella Repubblica Ceca”.



Lo stesso ha quindi ricordato come, dopo l’invasione russa, Mosca abbia dichiarato che chiunque avesse fornito aiuto all’Ucraina sarebbe stato un obiettivo: “Oggi, non solo forniamo all’Ucraina armi di piccolo calibro, ma anche carri armati, presto potremmo fornirle aerei, missili da crociera a medio raggio, eppure non c’è stato alcun attacco al territorio della NATO. La Russia sa bene che questa sarebbe una violazione della legge di portata molto maggiore di quella che sta compiendo ora”.

TRUPPE NATO A KIEV, PRESIDENTE REPUBBLICA CECA FAVOREVOLE: “SI DEVE AVERE IL CORAGGIO DI DIFENDERE LE ATTIVITÀ”

Per Pavel gli alleati occidentali dovrebbero avere il coraggio di difendere le loro attività, specifica Euractiv: “perché aiutare ad addestrare e mantenere le attrezzature in un Paese sovrano non è combattere”. Il presidente Ceco ha aggiunto: “Anche se c’è una missione di addestramento sul suo territorio (ucraino), non è una violazione di alcuna regola internazionale. Sta a noi decidere quale forma di assistenza fornire all’Ucraina, purché si rimanga entro il limite dell’impegno non bellico”.

Pavel resta quindi uno dei pochi leader, insieme a Macron, favorevole all’invio di truppe in Ucraina. Diversi altri capi di stato hanno invece respinto seccamente la proposta di inviare truppe occidentali a Kiev.