Le truppe statunitensi lasceranno l’Iraq. I due Paesi hanno trovato un’intesa sul piano di ritiro delle forze da Baghdad: manca ora solamente il via libera finale da entrambe le parti. L’accordo stipulato prevede che gli statunitensi lascino il Paese entro settembre 2025, ma non tutte le truppe. Una parte infatti lascerà l’Iraq entro la fine del 2026 come affermato da un alto funzionario statunitense. Tra le due Nazioni potrebbe essere stabilita però una nuova relazione consultiva e alcune truppe statunitensi potrebbero rimanere nonostante il ritiro: a rivelarlo sono stati cinque funzionari statunitensi, due funzionari di altre Nazioni appartenenti alla coalizione e tre funzionari iracheni.
L’accordo tra le parti potrebbe essere reso noto questo mese, dopo che è stato rinviato per via dell’escalation della guerra tra Israele e Gaza. In una dichiarazione congiunta di aprile, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo iracheno, Mohammed Shia al-Sudani, avevano affermato che avrebbero esaminato i fattori per determinare quando la missione della coalizione globale in Iraq sarebbe terminata. I colloqui tra le parti vanno avanti da più di sei mesi avviati dall’Iraq a gennaio.
Truppe statunitensi dovrebbero lasciare l’Iraq
Gli Stati Uniti hanno in Iraq circa 2.500 soldati: hanno occupato il paese nel 2003 per poi ritirarsi nel 2011, ma sono tornati nel 2014 per guidare la coalizione al fine di combattere lo stato islamico. Non solo Usa: anche Francia, Italia, Spagna e Germania hanno decine di truppe nel Paese. L’accordo prevede che tutte le forze della coalizione lascino la base aerea di Ain al-Asad, come spiega la Reuters, mentre la riduzione della presenza a Baghdad arriverebbe entro settembre 2025.
Secondo il primo ministro al-Sudani, la presenza delle truppe statunitensi è diventata ingombrante, Tanto da definirla come una calamita per l’instabilità. Spesso infatti, i soldati vengono presi di mira e rispondono con attacchi non concordati con il governo iracheno. In attesa dell’accordo che dovrebbe arrivare a breve, l’ambasciata statunitense a Baghdad non ha risposto ad alcuna richiesta di commento.