Il progetto di addestramento truppe ucraine in Francia, per creare una brigata speciale di combattimento chiamata “Anna di Kiev” ha fallito a causa dell‘elevato tasso di abbandono dei soldati prima ancora di essere rimandati al fronte, in particolare a Pokrovsk, dove dovevano rafforzare le operazioni di difesa dalla Russia con armamenti e mezzi forniti dall’esercito francese. Kiev ha ora avviato una inchiesta ufficiale per stabilire le cause ed eventuali responsabilità da parte degli uomini al comando, dopo che la notizia dello scioglimento della brigata era stata ufficializzata da un giornalista di guerra.
Il reporter Yuriy Butusov infatti aveva indagato sul numero di soldati rimasti rispetto a quelli che inizialmente erano stati reclutati per essere inviati alla base francese, sottolineando che circa 1700 di questi avevano disertato volontariamente il campo di addestramento, senza autorizzazione, accusando le autorità militari ucraine di non aver selezionato accuratamente le reclute, e che per lo stesso motivo di mancanza di organizzazione adeguata, in precedenza l’unità aveva subito pesanti perdite negli scontri per arginare l’avanzata russa.
Fallisce addestramento brigata “Anna di Kiev” in Francia, truppe ucraine disertano prima di essere inviate al fronte
Diserzione di massa delle truppe ucraine addestrate in Francia provoca lo scioglimento dell’unità speciale “Anna di Kiev”, una brigata che doveva essere formata all’utilizzo di armi, droni e mezzi all’avanguardia forniti dall’esercito francese. L’operazione era stata voluta dai due governi, in particolare sostenuta da Macron che in accordo con Zelensky aveva proposto il supporto tecnico e aveva anche visitato il campo di addestramento lo scorso ottobre, dichiarando pubblicamente che dopo mesi di duro lavoro gli uomini erano pronti per essere schierati sui fronti più colpiti dall’avanzata russa. Qualcosa però non è andato come programmato, e la denuncia del giornalista di guerra Yuriy Butusov ha confermato il fallimento del progetto a causa dell’abbandono di altri 1700 soldati, dopo i primi 50 che dalla base francese si erano già allontanati senza autorizzazione per evitare di essere mandati a combattere a Pokrovsk.
Uno dei motivi principali, con i quali il reporter ha accusato il governo di Kiev, sarebbe quello di aver reclutato forzatamente uomini in strada che non avevano intenzione di partecipare alla guerra, per rafforzare l’esercito già segnato da carenza di personale. L’altra causa è la mancata capacità di leadership del comandante Mykhailo Drapatyi, che in conferenza stampa il 6 gennaio ha ammesso: “Ci sono stati grandi problemi di organizzazione”.