Con Massimo Lopez, Tullio Solenghi si è ritrovato a Tale e Quale Show nel 2016, come ricordato a Da noi a ruota libera. In quella occasione ancora una volta entrambi avevano ricordato il compleanno di Anna Marchesini. Solenghi l’ha conosciuta anche nel privato. “Intanto non ho mai visto nessuno avere una tale centralità di se stessa da rifiutare qualsiasi tipo di compromesso”, ha ricordato Tullio parlando di Anna Marchesini. “Starle vicino era anche complicato ma è stata la magia di avere accanto la più grande attrice della sua generazione e di qualcuna precedente”, ha aggiunto.



Quando si parla dei pezzi del Trio, molti erano proprio scritti da Anna Marchesini: “Noi ci siamo sempre considerati tre fratellini, non c’era mai la voglia di prevalere sull’altro”, ha spiegato Tullio. Una magia partita dal privato e che alla fine ha portato a qualcosa di irripetibile. “Lei è stata una componente fondamentale del Trio assoluta”, ha concluso. Non poteva mancare poi un messaggio di Massimo Lopez con il quale tornerà presto a teatro. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



Tullio Solenghi e l’amore per la moglie

Tullio Solenghi è stato oggi ospite di Francesca Fialdini a Da noi a ruota libera. Tanti i volti che abbiamo imparato ad apprezzare del bravissimo attore e showman nel corso della sua ricca carriera ricordata con un filmato omaggio. Subito Solenghi ha esordito con una canzone di Gino Paoli: “La canzone è dedicata a mia moglie con la quale quest’anno faccio 48 anni di matrimonio”, ha spiegato. Il segreto del suo longevo matrimonio con Laura Fiandra? “Tante componenti, intanto l’amore e l’attrazione fisica, l’intelligenza e la pazienza ma soprattutto avere sempre presente che essere insieme è un miracolo così grande che tutto il resto diventa secondario”, ha commentato guadagnandosi l’applauso del pubblico.



Il suo percorso era già segnato ma all’improvviso ha preso il sopravvento l’amicizia e l’affinità elettiva con l’arrivo di Massimo Lopez e Anna Marchesini: “Il trio è nato dopo sette anni dalla mia ultima esibizione teatrale a Genova”, ha spiegato Tullio. Il primo incontro con Massimo “fu una strana coincidenza”, ha svelato Solenghi. Lui diede il testimone a Lopez del personaggio che faceva a teatro. Con la Marchesini l’incontro avvenne a Torino: “vidi questo mostro di bravura che si copriva sempre con i capelli davanti al viso. C’era una sorte di pudore nell’esibirsi”, ha ricordato.

Tullio Solenghi a Da noi a ruota libera: il Trio e la satira

Nel 1989 ci fu uno strano Festival di Sanremo con forti critiche a causa del Trio, come ricordato oggi nel corso dell’ospitata di Tullio Solenghi alla trasmissione di Rai1. Cosa fece tanto scalpore? “Ci fu un’accusa di vilipendio alla religione per quel mio Sanremo”, ha spiegato il mattatore. “Questa predica che era comunque una parodia destò qualche protesta e imbarazzo”, ha aggiunto, “Lo ricordo perché mia madre che era una fervente cattolica e mia prima fan, alla fine di quel Sanremo non mi chiamò”, ha spiegato. Fu lui a chiamarla e lì capii che aveva turbato la sua sensibilità di cattolica.

Perché secondo Tullio Solenghi la risata ancora oggi dà fastidio? “La risata è dinamite nei confronti degli stereotipi e delle istituzioni”, ha commentato l’attore. Curioso però che ancora oggi dia fastidio. Ma perché il Trio si sciolse? “Se fosse stata una scelta strategica oggi direi che sarebbe stata perfetta. Credo che se ancora oggi siamo nell’immaginario anche dei giovani è per quello, non abbiamo avuto una fase calante. Siamo sempre stati autori di noi stessi”. Dopo 10 anni il Trio non sapeva più cosa scrivere e divenne un momento di tormento. La pausa presa poi divenne definitiva. Parlando di Lina Wertmüller, ha commentato: “Credo sia stata l’unica rappresentante in ambito cinematografico che partecipava come quota azzurra”, ha sorriso Solenghi.