Si parla di tumore al seno stamane negli studi del programma di Rai Uno, Uno Mattina. Ospite vi era Alessandra Gennari, ricercatrice AIRC e prof ordinario università Piemonte orientale: “Il tumore al seno è il più diffuso in assoluto e il più diffuso nelle donne, è oggi guaribile nella maggior parte dei casi, sopravvivenza all’80% dopo 5 anni dalla diagnosi, quindi è un dato molto importante, ovviamente la prevenzione è fondamentale, si guarisce se i tumori vengono diagnosticati in maniera precoce. Ci sono poi i farmaci che aiutano ad espandere moltissimo la vita delle pazienti che presentano metastasi ma non rappresentano la guarigione ed è per questo che serve la ricerca”.
E ancora: “Negli ultimi dieci anni si è verificata una riduzione della mortalità del 35 e 36 per cento, grazie anche alle terapie, ma vediamo sempre più tumori nelle donne giovani in parte per via dell’estensione dello screening dai 40 anni in su e in parte per una maggior presa di coscienza nella popolazione generale del fatto che questi tumori possono colpire anche le ragazze giovani, ma riusciamo comunque ad avere una diagnosi precoce”.
TUMORE AL SENO, CASI ANCHE NELL’UOMO: “E LA PROGNOSI E’ PEGGIORE”
Laura Ottini, anch’essa ricercatrice AIRC nonchè ordinario della Sapienza di Roma ha parlato anche del tumore al seno negli uomini: “Esiste e non si sa molto, molte persone rimangono stupite che esista e questo perchè è molto più raro rispetto alla mammella femminile, è l’un per cento per quanto riguarda l’incidenza, quindi la rarità rende il tumore meno noto, ma esiste. Nell’uomo abbiamo il 70% di sopravvivenza perchè ha una prognosi peggiore e stiamo cercando di capire se vi sono caratteristiche intrinseche al tumore o perchè facciamo diagnosi più tardive perchè l’uomo non lo sa e questo è grosso paradosso con cui non possiamo più vivere, in quanto fare una diagnosi ad un uomo è molto più semplice”.
E ancora: “La donna ha consapevolezza che deve fare screening e auto palpazione mentre l’uomo no e questo è un problema”. In merito alla prevenzione la dottoressa Gennari ha spiegato che: “Bisogna ridurre il fumo. Le persone che fumano sono aumentate a causa della sigaretta elettronica perchè ha diffuso la gestualità”. Sull’autopalpazione infine: “Va bene ma la prima misura di prevenzione è aderire al programma di screening, solo il 60% delle donne aderisce, un numero basso”.