Quanto influiscono il fattore età e la gravidanza pregressa su un possibile aumento del rischio di sviluppare un tumore al seno? Per rispondere a questa domanda numerosi studi sono stati condotti negli anni, alcuni hanno dimostrato che non c’è correlazione, altri invece stanno provando a spiegare quale ruolo ha la modifica cellulare ormonale e la velocità con la quale avviene, in una futura possibile diagnosi di malattia aggressiva. In base ad una nuova ricerca condotta a Londra e riportata sulla rivista Nature Communications, emerge una conferma sul fatto che le cellule mammarie cambiano con l’età.



Ma non solo, il processo di gestazione a causa delle variazioni a livello ormonale potrebbe accelerare queste mutazioni. I cambiamenti genetici cellulari potrebbero quindi in futuro determinare un maggiore fattore di rischio per il cancro al seno post gravidanza. E questo potrebbe verificarsi soprattutto nelle madri più anziane, in quelle donne cioè che rimangono incinta in età compresa tra i 35 e i 55 anni.



Lo studio sui cambiamenti delle cellule del seno post gravidanza e aumento rischio tumore

Lo studio condotto dal London Imperial College ha analizzato le mutazioni genetiche avvenute nelle donne che hanno portato avanti una gravidanza in età più avanzata. Questi cambiamenti si sono rivelati fattori chiave nel accelerare il processo normale di mutazione che altrimenti avverrebbe soltanto con il passare degli anni. Il risultato quindi, come sostiene la dottoressa Biancastella Cereser è che “Il numero di cellule mutate aumenta la probabilità di sviluppo di tumori al seno nelle donne post gravidanza in determinate fasce di età“.



Questo perchè i cambiamenti possono essere responsabili diretti nella nascita di nuovi geni legati al cancro. La ricercatrice ha poi aggiunto “La nostra ricerca si addentra nei misteri genetici che governano questo rischio“, affermando che “Come altri organi, abbiamo scoperto che il seno umano accumula mutazioni con l’età, ma anche che la gravidanza ha un effetto aggiuntivo, il che significa che le madri anziane alla prima esperienza potrebbero avere una maggiore possibilità di sviluppare cambiamenti dannosi nelle cellule del seno rispetto ad altre donne“.