Sono sempre più frequenti, soprattutto fra i giovani, i tumori alla pelle, e la causa principale è il danno alla cute provocato dai raggi ultravioletti. Un argomento trattato nella giornata di ieri dal Corriere della Sera, che ha cercato di approfondire lo stesso, fornendo risposte a varie domande. La prima cosa da sapere è che è fondamentale esporsi correttamente alla luce del sole, facendolo già da bambino, visto che, nella maggior parte dei casi, i danni causati dalla luce alla pelle si verificano nei primi 20 anni di vita. «La buona notizia è che – sottolinea Paolo Veronesi, presidente della Fondazione Umberto Veronesi, che ha recentemente pubblicato il manuale “Tumori della pelle. Domande e risposte su prevenzione, diagnosi e cura” – se scoperte in fase iniziale, da queste malattie si può guarire anche solo con un intervento chirurgico poco invasivo».



«Nella gran parte dei casi – aggiunge – i tumori cutanei possono essere curati senza lasciare nessuno strascico: è però importante che siano riconosciuti e trattati precocemente. È perciò bene avere cura della propria pelle vigilando regolarmente su ogni cambiamento e senza temere di rivolgersi a un medico se si riscontra qualcosa di sospetto». Stando ai numeri, un italiano su tre (64 mila casi ogni anno) ha a che fare nel corso della sua vita con il carcinoma basocellulare, il tumore alla pelle più comune; inoltre, negli ultimi 20 anni, è più che raddoppiata l’incidenza del carcinoma cutaneo a cellule squamose, così come è dato in aumento il melanoma, quello più letale fra i tumori alla pelle, con 14.900 nuovi casi nel 2020, +20% in 12 mesi. I pazienti, inoltre, sono sempre più giovani come anticipato sopra, tenendo conto che si tratta del terzo cancro più comune fra gli under 50.



TUMORI ALLA PELLE: ATTENZIONE ALL’ESPOSIZIONE AL SOLE E ALLE ‘LAMPADE’

«Tutti i tumori – si legge nel manuale Veronesi – si verificano quando il DNA delle cellule accumula errori che fanno sì che la cellula cresca senza controllo e formi una massa di cellule cancerose. Nel caso dei tumori della pelle, la principale causa di danno al DNA (e quindi di cancro) è l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) contenuti principalmente nella luce solare», così come nelle lampade abbronzate, catalogate già dal 2009 come cancerogene dall’Oms.

Si stima inoltre che circa il 5-10% di casi sia già predisposto alla malattia per via di specifiche caratteristiche genetiche, e anche chi ha molti nei ha maggiori possibilità di sviluppare tumori cutanei. Incidono anche l’esposizione al fumo, e l’indebolimento del sistema immunitario. Ma come fare per insospettirsi? Come riporta Il Corriere della Sera, la regola è capire se sulla propria pelle sia comparso un nuovo elemento o se si sia verificato qualche cambiamento in un altro già persistente. In quel caso è bene rivolgersi al medico. L’autoesame del proprio corpo andrebbe eseguito una volta al mese, comprese le piante dei piedi e anche la testa per pazienti senza capelli.