Tutti coloro che entreranno in Tunisia dovranno dimostrare di essere negativi al test del Coronavirus. Lo ha annunciato mercoledì 19 agosto il ministro della Sanità tunisino Habib Kchaou nel corso di una conferenza stampa anche se, come riferisce l’agenzia di stampa Ansa, in un primo momento le autorità locali non avevano specificato a partire da quando la misura sarebbe entrata ufficialmente in vigore. Ciò che però il ministro ha precisato è che la misura adottata è stata presa al fine di evitare una seconda ondata di Covid-19 dopo l’aumento dei casi positivi degli ultimi giorni. I funzionari sanitari hanno infatti espresso la loro preoccupazione rispetto all’aumento di nuovi focolai che ha portato a far decretare nuove zone rosse. E’ il caso delle delegazioni di El Hamma e West El Hamma a Gabes, dove negli ultimi giorni sono stati registrati oltre 300 casi di persone positive al Coronavirus. Mentre qui sono state dichiarate entrambe zone rosse, con il passare delle ore la situazione è peggiorata anche in altre zone.
TUNISIA IMPONE TAMPONE A CHI ARRIVA DALL’ESTERO: LE MISURE
La Tunisia, dall’inizio della pandemia da Coronavirus ad oggi ha registrato oltre 2300 casi con quasi 60 decessi. Dati che hanno portato nelle ultime ore ad adottare una ulteriore stretta rivolta a chiunque arrivi dall’estero nel Paese. Per poter entrare in Tunisia, dunque, sarà necessario mostrare l’esito di un esame che certifichi di non essere positivi al Covid, indipendentemente dal Paese di provenienza. Se in un primo momento non era stata indicata la data esatta di entrata in vigore della misura, come riferisce TgCom24 adesso si apprende che sarà valida dal 26 agosto. All’inizio del mese, come riportava Askanews, la Tunisia aveva già imposto a tutti i suoi cittadini l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici, sempre allo scopo di limitare il contagio nel Paese. Previste sanzioni per i trasgressori. “Indossare le protezioni e soprattutto la mascherina è obbligatorio”, aveva dichiarato il ministro della Sanità Mohamed Habib Kchaou, che all’Afp aveva anche confermato che la misura si applica a tutti gli spazi pubblici, chiusi e all’aperto, in tutto il territorio tunisino.